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Diritti tv ippodromi, Mipaaf revoca bando: 'Fare nuove valutazioni'

06 settembre 2019 - 15:05

Il Mipaaf revoca il bando di gara per l'affidamento dei diritti tv sulle riprese delle corse negli ippodromi, necessarie nuove valutazioni delle caratteristiche richieste dal capitolato tecnico.

Scritto da Fm
Diritti tv ippodromi, Mipaaf revoca bando: 'Fare nuove valutazioni'

 

'Pubblicato e (quasi) subito revocato. È la sorte toccata al bando di gara per l'affidamento dei diritti tv sulle riprese delle corse negli ippodromi italiani stranieri firmato qualche giorno fa quando era ancora ministro delle Politiche agricole Gian Marco Centinaio, ma ora revocato forse in virtù dell'insediamento di Teresa Bellanova

Secondo quanto si legge in un avviso pubblicato sul sito del Mipaaf proprio oggi, 6 settembre, la gara è stata revocata dopo il responsabile unico del procedimento “ha rappresentato l'opportunità di una rinnovata valutazione delle caratteristiche tecniche e prestazionali richieste dal capitolato tecnico di gara, anche in considerazione della possibilità di una diversa e più ampia partecipazione alla procedura, nonché del miglior perseguimento dell'efficacia dell'azione amministrativa e del servizio da acquisire”.

 

Alla luce di quanto rappresentato, “sussiste la presenza di ragionevoli motivazioni che rendono opportuno procedere ad una nuova determinazione e valutazione di tutte le azioni necessarie per assicurare sia la puntuale e attuale definizione della attività da porre a base del capitolato tecnico, sia la massima partecipazione degli operatori alla procedura medesima”.
 
A supporto della decisione del Mipaaf interviene l'articolo 21 quinques della legge 241 del 1990 che stabilisce, al comma 1, che per sopravvenuti motivi di interesse pubblico ovvero nel caso del mutamento della situazione di fatto non prevedibile al momento dell'adozione del provvedimento... il provvedimento amministrativo ad efficacia durevole può essere revocato da parte dell'organo che lo ha emanato”.
 
Il bando di agosto prevedeva un appalto da 56 milioni per 6 anni, mentre una precedente determina risalente a marzo aveva stabilito l'importo di 42 milioni l'anno.
 
Resta ora da vedere in quale direzione si orienterà lo staff del nuovo ministro Bellanova.
 

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