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Ippica, D'Alesio a Celin: 'Basta accuse al gruppo Coppiello'

06 novembre 2019 - 12:12

Il presidente del Coordinamento ippodromi D'Alesio invita Celin, del Comitato contro il doping e macellazione dei cavalli, a non screditare l'ippodromo di Padova.

Scritto da Redazione
Ippica, D'Alesio a Celin: 'Basta accuse al gruppo Coppiello'

"Abbiamo letto le gravissime e assurde accuse da parte di Sergio Celin del Comitato padovano contro il doping e la macellazione dei cavalli da corsa  contro il gruppo Coppiello, società di gestione dell’ippodromo di Padova, nostra associata".

Così Attilio D'Alesio, presidente del Coordinamento ippodromi,  commenta l'intervento con cui  Celin ha chiesto spiegazioni al ministro delle Politiche agricole, Teresa Bellanova, sulle sovvenzioni all'ippodromo "Breda" di Padova, gestito dal gruppo Paolo Coppiello e andato all'asta, senza successo, alla fine di ottobre.
 
"Premesso che già nel febbraio scorso - continua D'Alesio - Celin aveva fatto altrettanto e che il gruppo Coppiello ha presentato una querela per diffamazione aggravata, tutt'ora all’esame del competente Tribunale, vorrei chiarire alcune questioni.
La programmazione dell’ippodromo di Padova, così come la programmazione di tutti gli ippodromi italiani, non è decisa dalla società di corse ma direttamente dai competenti uffici ministeriali e quindi darne la responsabilità al gruppo Coppiello è veramente assurdo.
Tutti gli ippodromi ricevono sovvenzioni statali per un importo complessivo di 37,7 milioni, sulla base di parametri scelti unilateralmente dal ministero e la somma assegnata a Padova è pari a circa 660mila euro ed è in linea con tali parametri e anche troppo bassa rispetto alle sue reali necessità.
Come purtroppo tutti gli altri ippodromi nazionali che hanno subito, in otto anni, un taglio del 70 percento".
 
Il presidente di Coordinamento ippodromi quindi conclude: "L'ippodromo è un impianto sportivo e il controllo su di esso compete per legge al Mipaaf che certamente ha svolto il servizio con professionalità e regolarità. Il ministero delle Politiche agricole gestisce ormai da anni l’ippica italiana e si preoccupa in primis del benessere del cavallo, della tutela degli operatori e del controllo sui servizi svolti negli ippodromi dalle società di corse.
Questo suo modo gravissimo e continuativo di accusare e offendere il gruppo Coppiello - commenta D'Alesio rivolgendosi ancora a Celin - non riusciamo proprio a comprenderlo e la invitiamo quindi a moderare i toni e a informarsi meglio. Il benessere del cavallo non si raggiunge con le offese o con azioni risarcitorie o continuando a denigrare l’operato degli altri ma piuttosto impegnandosi tutti insieme per salvare l’ippica, come peraltro ha proposto recentemente Roberto Mazzucato, al ministro Bellanova".

 

 

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