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Ippodromo Padova, Celin a D'Alesio: 'Benessere dei cavalli non tutelato'

07 novembre 2019 - 09:37

Sergio Celin (Comitato contro il doping e macellazione dei cavalli) replica ad Attilio D'Alesio (Coordinamento ippodromi) sulla gestione dell'ippodromo Breda di Padova.

Scritto da Redazione
Ippodromo Padova, Celin a D'Alesio: 'Benessere dei cavalli non tutelato'

 

Nuova puntata dello scontro fra Attilio D'Alesio, presidente del Coordinamento ippodromi, e Sergio Celin del Comitato contro il doping e macellazione dei cavalli, a proposito della gestione dell'ippodromo Breda di Padova da parte del Gruppo Paolo Coppiello. 

Al commento di D'Alesio oggi segue la replica di Celin, con una lunga lettera che pubblichiamo integralmente.

"Al signor D'Alesio sono a chiedere alcuni chiarimenti, in merito alla sua 'benemerita' azione per il benessere dei cavalli:
1) Quest'anno sono morti (purtroppo) diversi cavalli in corsa nei vari ippodromi italiani e non ho mai letto un suo comunicato di condanna in merito!
2) Non ho mai letto un suo comunicato di condanna per l'uso della frusta in corsa!
3) Non ho mai letto un suo comunicato di condanna contro il flagello del doping e di una sua presa di posizione nei riguardi della società Unirelab e del suo operato!
4) Non ho mai letto un suo intervento in merito all'obbligo di attrezzare gli ippodromi di un mezzo idoneo per soccorrere un cavallo che resta gravemente ferito in pista; per non ripetere il 'macabro rito' che è capitato a Padova sotto la gestione del suo fido associato Gruppo Paolo Coppiello, dove un cavallo è stato ucciso in pista davanti al pubblico (anche di bambini!) perché rimasto gravemente infortunato e successivamente portato via con un trattore ed una ruspa, come fosse un sacco della spazzatura!".
 
Celin quindi prosegue, sempre all'indirizzo di D'Alesio: "5) Non ho mai letto un suo intervento in merito alla possibilità di attrezzare gli ippodromi di un ambulatorio o di una clinica di pronto intervento, per mettere i medici/veterinari nelle condizioni di poter svolgere al meglio il loro lavoro, sempre per il benessere dei cavalli!
6) Mi può dire quando è venuto di persona a visitare l'ippodromo Breda di Padova? 
7) Mi può dire se in vita sua si è mai sporcato le mani e le scarpe andando a visitare le scuderie dei vari ippodromi alle 5 del mattino e a verificare il benessere dei cavalli?
8) Mi può spiegare perché all'interno delle scuderie di molti ippodromi (compreso quello del suo fido Gruppo Coppiello) possono circolare liberamente, ed in alcuni casi anche lavorare, dei personaggi indagati per doping o condannati per maltrattamento ai cavalli? Chi deve controllare? Il Mipaaf?
Potrei dilungarmi all'infinito, ma non voglio darle troppa 'importanza' signor D'Alesio e, per quanto riguarda la querela presentata nei miei riguardi da parte del suo associato Gruppo Coppiello, non vedo l'ora di trovarmi davanti ad un giudice in tribunale, perché finalmente i cavalli potranno 'parlare' e 'testimoniare' grazie al sottoscritto, e non dimentichi che se lei e quelli come lei hanno un 'ruolo' in questa nostra società devono solamente ringraziare i cavalli".
 

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