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Filiera ippica al Mipaaf: 'Subito il contratto, risorse certe in tempi certi'

27 novembre 2019 - 08:56

Clima positivo al confronto fra filiera ippica e rappresentanti del Mipaaf, sul tavolo le richieste per il rilancio del settore. Prevista una nuova riunione il 2 dicembre.

Scritto da Fm
Filiera ippica al Mipaaf: 'Subito il contratto, risorse certe in tempi certi'

La riunione tenutasi al ministero delle Politiche agricole ieri, 26 novembre, con un "doppio turno" diviso fra rappresentanze del trotto e del galoppo ed associazioni degli ippodromi, forse segna il ritorno della speranza per il settore o almeno sembra essere il giusto punto di partenza per fare un po' di chiarezza. Si è partiti con il piede giusto, insomma, visto che alla fine ne è stata subito calendarizzata un'altra per il 2 dicembre, dedicata al contratto per gli ippodromi del 2020.

Fra le richieste portate dai presenti e sottoposte al sottosegretario L’Abbate Giuseppe, il consigliere del ministro Salvatore Capone ed il direttore Saverio Abate, con i dirigenti Francesco Saverio Abate, Giovanni Di Genova e Stefania Mastromarino - che hanno annunciato la volontà di costituire vari tavoli di lavoro per ascoltare la filiera e per rilanciare con impegno il settore – infatti il contratto è al primo posto, come sottolinea Elio Pautasso di Federippodromi: "Le risorse ora disponibili sono insufficienti e bisogna trovare il modo di incrementarle, e partire dal 1° gennaio con un contratto valido. Vedo ancora nebbie all'orizzonte, ma speriamo che arrivi un bel vento a spazzarle via".

 

Entra nel dettaglio Attilio D'Alesio, presidente del Coordinamento ippodromi. "È stata una riunione molto positiva e costruttiva e la volontà di ascoltare la filiera in specifici tavoli di lavoro è molto importante.
Abbiamo molto apprezzato le parole del sottosegretario L’Abbate e del consigliere Capone che hanno manifestato la volontà concreta del rilancio dell’ippica nazionale".
Il Coordinamento ippodromi – che, lo ricordiamo, rappresenta le società di corse che gestiscono gli ippodromi di Albenga, Aversa, Chilivani, Corridonia, Montegiorgio, Padova e Sassari - quindi ha consegnato ai rappresentanti del Mipaaf un documento, con alcune richieste: "Provvedere urgentemente al pagamento delle sovvenzioni dovute agli ippodromi per i servizi svolti nell’anno corrente, ricordando che a tutt’oggi molte società di corse non hanno ancora percepito niente; poter sottoscrivere entro la fine dell’anno il contratto del 2020, convocando nel merito una urgentissima riunione; avviare il migliore percorso per definire un nuovo contratto pluriennale a partire dal 2021; poter partecipare alla definizione del calendario delle corse per l’anno 2020; avviare un percorso condiviso per giungere ad una profonda riforma del settore, chiedendo l’istituzione di un tavolo di lavoro permanente".
D'Alesio quindi evidenzia che "la situazione del comparto ippico nazionale è molto complessa e difficile e proprio per questo è necessario che il ministero imbocchi una strada nuova e partecipata confrontandosi con le associazioni rappresentative della filiera.
Comprendiamo le grandi difficoltà che ha incontrato in questi anni il Mipaaf, che, dopo la chiusura dell’Unire/Assi avvenuta il 23 gennaio 2013, si è trovato nella condizione di dover gestire un settore nuovo e molto complesso e proprio per questo motivo vorremmo poter presentare, in una sede istituzionale, le migliori proposte per salvare e rilanciare il settore.
Questa associazione è pronta a dare tutto il proprio contributo di idee ed attende quindi fiduciosa la convocazione di un tavolo di lavoro e di confronto".
 
 
All'incontro di ieri è intervenuto anche Pierluigi D'Angelo, presidente di Ippodromi partenopei, gestore dell'impianto di Agnano. "La prima esigenza che abbiamo rappresentato è quella di avere risorse certe in tempi certi.
Non possiamo più andare avanti così: il settore degli ippodromi ha subito un taglio del 75 percento negli ultimi 10 anni, ha perso prima il 50 percento nel 2010 e poi il 25 percento fra il 2011 e il 2019.
Si dimentica che la gran parte sono ippodromi di proprietà comunale, e che la gran parte di questi hanno strutture in cemento armato, che dopo un certo numero di anni ha bisogno di essere manotenuto, come dimostrano i recenti crolli dei viadotti stradali in varie parti d'Italia".
Tornando alla riunione di ieri, D'Angelo afferma di aver avuto un'impressione positiva. "C'è la consapevolezza che c'è un'attenzione verso il settore, e di questo ringraziamo i politici e i dirigenti presenti; ora però c'è bisogno che l'attenzione produca degli effetti, vale a dire reperire delle risorse e garantire tempi certi di erogazione.
Vanno date risposte certe anche sulle risorse provenienti dal Preu, che vanno assestate a bilancio nel 2019, serve una soluzione per capire come si va avanti a erogare risorse agli ippodromi nel 2020. Non va dimenticato che i tempi sono stretti, e ci sono passaggi alla Corte dei conti e alla ragioneria che prendono mesi. Non possiamo restare senza incassare per così tanto tempo. 
A tutt'oggi desta perplessità la apparente mancanza di sinergia fra Mipaaf e Mef in merito ai rapporti sul'ippica, è una 'vexata quaestio', irrisolta, su chi gestisce le scommesse e chi gestisce il settore, fra chi elargisce le risorse e chi le deve distribuire. Pertanto, si auspica che siano fatti dei definitivi passi avanti in tal senso per la ripresa dell'ippica italiana".
 
 

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