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Federippodromi e Uni: 'Mipaaf chiarisca su riduzione numero di corse'

29 novembre 2019 - 08:30

Dopo l'articolo di Gioconews, Federippodromi e Unione nazionale ippodromi chiedono lumi al Mipaaf circa la possibile riduzione del numero di corse ippiche nel 2020.

Scritto da Redazione
Federippodromi e Uni: 'Mipaaf chiarisca su riduzione numero di corse'

 

"Con riferimento a quanto apparso sul sito Gioconews e comunque alle voci da più parti circolate in questi giorni relative al possibile taglio di oltre 70 giornate di corse al galoppo a causa di un taglio del montepremi di 5 milioni di euro, le società di corse aderenti alle Associazioni Uni e Federippodromi esprimono sorpresa e grande preoccupazione per questa ipotesi sciagurata".

 

È quanto si legge in un comunicato diramato da Federippodromi e Unione nazionale ippodromi in risposta a quanto pubblicato da Gioconews ieri, 28 novembre, sulla richiesta di Giuseppe Satalia (Nuovo Galoppo Italia) avanzata al ministro per le Politiche agricole, Teresa Bellanova, per un confronto sulla riduzione delle corse di ippica nel 2020, 70 in meno secondo le stime

 

 

"Da un lato non si comprende come possa essere scaturita una ipotesi di taglio così drastica, pari al 17 percento circa delle 440 giornate effettuate nel 2019, visto che gli stanziamenti previsti dalla legge di Stabilità dovrebbero portare a una sostanziale invarianza di risorse nel 2020. E non si capisce quindi a cosa possano essere destinati i risparmi derivanti dal taglio.
 Dall’altro, la preoccupazione riguarda proprio l’entità della paventata riduzione del numero di giornate, il concretizzarsi del quale avrebbe un gravissimo impatto sul livello di attività di molte aree del nostro Paese, impatto tale da avviare verso una crisi definitiva l’intera filiera ippica del galoppo", prosegue il comunicato.
 
 
"La speranza delle scriventi associazioni è che si tratti di voci infondate sulle quali, data la gravità dell’argomento, sollecitiamo una presa di posizione pubblica da parte del ministero delle Politiche agricole e forestali", concludono Federippodromi e Unione nazionale ippodromi.
 

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