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Ddl Salva Sardegna in commissione, è scontro sugli interventi per l'ippica

18 giugno 2020 - 15:26

Nella seduta delle commissioni Lavoro e Attività produttive del Consiglio della Sardegna dedicata al Ddl Omnibus per l'economia, scontro sugli interventi per l'ippica.

Scritto da Redazione
Ddl Salva Sardegna in commissione, è scontro sugli interventi per l'ippica

Si è parlato anche di ippica nella seduta delle commissioni Lavoro e Attività produttive del consiglio regionale della Sardegna di oggi, 18 giugno, dedicata all'esame del disegno di legge“Salva Sardegna” presentato dalla Giunta Solinas, con 30 articoli, oltre 160 milioni di fondi e con una serie di modifiche sostanziali già in programma ed altrettante auspicate con forza, sia dalla maggioranza che dalle opposizioni e sollecitate dal mondo delle imprese e del lavoro che non ha fatto mancare proposte né, in alcuni casi, critiche.

 

“Il disegno di legge n. 162 – ha ammesso la vice presidente dell’esecutivo regionale, Alessandra Zedda – non guarda alla Fase 3 ma guarda un po’ più avanti della Fase 1, diciamo che possiamo affermare che si riferisce alla Fase 1 e mezzo”. E così tra emergenza e ripartenza, il confronto sulle misure per ridare gas all’economia e al lavoro in Sardegna spazia dagli assi strategici per lo sviluppo ai codici Ateco delle aziende beneficiarie dei sostegni, passando per le anticipazioni degli aiuti della calamità naturale 2017 e dall’autocertificazione in deroga per insegnare il sardo, fino ad arrivare ad una serie di interventi che riguardano cultura, sport, ippodromi, acquisto di formaggi ovini per gli indigenti, accesso al credito e sovvenzioni dirette.
 
Sul capitolo dedicato agli interventi per gli operatori del comparto ippico e equestre si è però registrato il primo vero affondo delle opposizioni che con la capogruppo 5 Stelle, Desiré Manca, hanno attaccato Giunta e assessora. “Come è possibile – ha dichiarato Manca – che, nel provvedimento per l’emergenza Covid, si riconoscano 480 euro per un cavallo che si allena in un ippodromo e si diano 500 euro ad un lavoratore precario o ad una badante?”.
 
La questione equini ha così cambiato il verso del confronto in commissione e ridato fiato agli interventi delle minoranze che con Gianfranco Satta (Progressisti) hanno insistito sulle discutibili priorità individuate dalla Giunta ("mi domando se davanti ad una crisi epocale siano giustificate le scelte in favore di associazioni sportive o delle società ippiche") e con Eugenio Lai (Leu) hanno incalzato sulle “norme intruse” e “sulle discutibili logiche con le quali sono stati individuati i settori di intervento del mondo agricolo”.
 
A difesa delle ragioni dell’ippica e dell’Esecutivo, l’intervento di Francesco Mura (FdI), che ha ricordato il blocco delle attività equestri e l’indotto che il comparto genera nell’Isola, mentre prima delle audizioni del mondo delle produzioni, la consigliera del Misto, Elena Fancello, in riferimento alla necessità di una generale opera di sburocratizzazione nelle pratiche e nelle procedure, ha puntato il dito contro la Sfirs: "Doveva essere il braccio armato della Regione sta diventato la ghigliottina delle nostre imprese".
 

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