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Ippodromi associati: 'Gravi mancanze del Mipaaf, stop alle corse'

04 settembre 2020 - 11:21

Dopo la mancata emanazione del decreto direttoriale sui pagamenti, Ippodromi associati indice una protesta davanti al Mipaaf e sospende la dichiarazione dei partenti dal 9 settembre.

Scritto da Redazione
Ippodromi associati: 'Gravi mancanze del Mipaaf, stop alle corse'

Il Ministero non adotta, nonostante gli obblighi di legge e gli impegni assunti, il decreto direttoriale attuativo del Dm 4701 del 6 maggio 2020, che è necessario per la determinazione delle remunerazioni 2020, spettanti alle società di corse per i servizi richiesti e pretesi dal medesimo Mipaaf. Il Ministero non rispetta gli impegni assunti negli Accordi provvisori sottoscritti con le singole società di corse rendendosi moroso nel pagamento degli acconti 2020 in esso previsti. Pertanto, nel corrente anno, le società non hanno ricevuto alcun pagamento nonostante i servizi ad oggi già resi, né conoscono l’ammontare della remunerazione complessiva per l’anno 2020 in relazione all’attività svolta e da svolgere”.

 

Dopo l'allarme lanciato qualche giorno fa, il Gruppo ippodromi associati torna sui mancati adempimenti del ministero delle Politiche agricole, alimentari e forestali in tema di pagamenti, e annuncia per martedì 8 settembre una manifestazione di protesta a Roma, davanti alla sua sede di via XX Settembre.
 
“La struttura amministrativa del Ministero ha piena contezza della situazione ma, ciò nonostante, ritarda inspiegabilmente l’adozione di un atto dovuto per legge e per contratto.
Detto ritardo casualmente coincide con un progetto di riforma del settore, tentato in un emendamento al decreto Semplificazioni (sull'affidamento al Coni della gestione del settore ippico, Ndr), che è stato poi ritenuto inammissibile dalla competente commissione parlamentare.
Il ritardo nell’emanazione del decreto direttoriale previsto dal Dm 4701/2020 e il mancato pagamento delle spettanze hanno generato una grave tensione finanziaria che, di fatto, rende impossibile la continuazione dell’attività di organizzazione delle corse negli ippodromi e potrebbe determinare irrimediabilmente il collasso del sistema con effetti devastanti sull’occupazione del settore (oltre 50.000 addetti) e sul benessere dei cavalli”, rimarca il Gruppo ippodromi associati.
 
“Le società di corse, a seguito degli effetti degli inadempimenti del Mipaaf, sono state costrette a chiedere al Ministero lo spostamento a data da destinarsi delle giornate di corse in calendario dal 9 settembre fino alla data di emanazione del suddetto decreto direttoriale, con conseguente sospensione della dichiarazione dei partenti. Lo spostamento è stato richiesto anche per evitare la perdita del montepremi a tutela degli interessi delle categorie del settore”, conclude il Gruppo ippodromi associati.
 
Al Gruppo ippodromi associati fanno riferimento gli impianti di Pisa, Bologna, Cesena, Roma, Torino, Castelluccio dei Sauri, Napoli, SS. Cosma e Damiano, Siracusa, San Giovanni Teatino, Merano Galoppo, Treviso galoppo, Trieste, Ferrara, Civitanova Marche, Taranto, Varese.
 

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