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Decreto sovvenzioni, gli ippodromi: 'Garantire chiusura iter entro l'anno'

24 settembre 2020 - 08:56

I rappresentanti di alcuni dei maggiori ippodromi italiani commentano il decreto sulle sovvenzioni per le società di corse appena pubblicato dal Mipaaf, in attesa degli allegati.

Scritto da Fm
Decreto sovvenzioni, gli ippodromi: 'Garantire chiusura iter entro l'anno'

All'indomani della pubblicazione del decreto direttoriale del ministero delle Politiche agricole sull'applicazione dei criteri per la determinazione e l’erogazione delle sovvenzioni spettanti alle società di corse, arrivano i commenti dei rappresentanti degli ippodromi, tutti uniti dall'auspicio di una sua pronta “attuazione”.

 

D'ALESIO (COORDINAMENTO IPPODROMI): "PUBBLICARE GLI ALLEGATI" - Innanzitutto – esordisce Attilio D'Alesio, presidente del Coordinamento ippodromi – ci fa piacere che dopo tanti mesi si sia finalmente insediato il nuovo direttore generale (Oreste Gerini, che ha firmato il provvedimento, Ndr), e gli auguriamo buon lavoro. In merito al decreto c'è da dire che è molto generale, non sono stati pubblicati tutti gli allegati quindi ancora oggi non conosciamo concretamente quale sarà l'ammontare delle sovvenzioni per ippodromi per il 2020. Restiamo in attesa di conoscere il contenuto gli allegati, di avere presto il contratto che ancora non c'è e ci auguriamo che la Corte dei conti approvi rapidamente il decreto che, ad una prima lettura, sembra avere valenza pluriennale”. Con l'occasione, D'Alesio rilancia il confronto con la filiera prima della “chiamata” al Mipaaf annunciata qualche giorno fa dal ministro Teresa Bellanova. “Al momento non c'è stata nessuna adesione alla proposta di organizzare una riunione plenaria con tutte le associazione del settore e 'provare' a condividere le 'proposte' da presentare unitariamente, aspettiamo la convocazione del ministero”.
 
PAUTASSO (FEDERIPPODROMI): "TANTI PASSAGGI IMPORTANTI ANCORA DA FARE" - Per Federippodromi interviene Elio Pautasso. “È stato ufficializzato con tutti i crismi il decreto firmato il giorno della manifestazione davanti alla sede del Mipaaf (l'8 settembre, Ndr). Meno male che è arrivato!
Speriamo che abbia un iter di approvazione e di registrazione rapido, che la Corte dei conti e l'Ufficio centrale del bilancio non si prendano tutti i giorni a loro disposizione per farlo: 45 giorni sulla carta, il che equivale ad un tempo massimo che scade alla metà di novembre.
L'iter poi non si conclude certo qui, vanno firmati gli accordi sostitutivi, i decreti di approvazione degli accordi, i decreti degli impegni di spesa e di liquidazione. Ci sono dei passaggi ancora importanti da fare, speriamo di arrivare in tempo per la fine dell'anno e di avere l'erogazione delle somme al più presto”.
Quanto alla valenza pluriennale del decreto, evidenziata anche dal sottosegretario Giuseppe L'Abbate nel presentarlo, Pautasso rimarca che “l'estensione al 2021 e 2022 è un fatto molto positivo, che evita le lungaggini ancora in corso per i prossimi due anni”.
Infine, anche il presidente di Federippodromi caldeggia il confronto con la filiera “ prima di andare al ministero”.
 
D'ANGELO (IPPODROMI PARTENOPEI): "IGNORATO RUOLO CENTRI ALLENAMENTO" - Per Pier Luigi D'Angelo di Ippodromi Partenopei e Ippodromi Meridionali “il decreto rappresenta comunque un punto fermo per la stabilità finanziaria degli ippodromi. Resta inteso che per l’ennesima volta si perde l’occasione per inserire la dovuta attenzione al numero dei dipendenti in forza alle aziende ed al ruolo delle stesse come centri di allenamento pubblici con costi molto più contenuti di quelli privati. L’allevamento italiano non può prescindere dalla qualità delle strutture di allenamento a disposizione degli operatori nazionali che poi sono quelli maggiormente attivi al mercato degli yearlings soprattutto al trotto”.
 
RONDONI (HIPPOGROUP CESENATE): "NON SCONTATO IL PAGAMENTO ENTRO L'ANNO" - “Siamo oggettivamente soddisfatti della accelerazione del decreto.
Non abbiamo ancora avuto modo di verificarne l’applicazione in termini economici e speriamo che non ci siano sorprese che rallenterebbero la definitiva formalizzazione”, afferma Marco Rondoni, direttore generale di HippoGroup Cesenate.
“Resta da dire che l’iter e ancora lungo e prevede due passaggi in Corte dei conti: non è scontato si arrivi al pagamento entro l’anno.
Siamo fiduciosi ma comunque preoccupati”.
 

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