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Tassa scommesse ippiche, L'Abbate (Mipaaf): 'Ministro Sport chiarisca'

05 ottobre 2020 - 13:48

Proseguono le interlocuzioni del sottosegretario Giuseppe L’Abbate (Mipaaf) per evitare che le scommesse ippiche subiscano tassa dello 0,5 percento prevista dal Dl Rilancio.

Scritto da Redazione
Tassa scommesse ippiche, L'Abbate (Mipaaf): 'Ministro Sport chiarisca'


Gli ippodromi ben lungi dall’essere strutture sportive, hanno un proprio codice Ateco e, anche nelle riaperture dopo il periodo di lockdown, nella valutazione del diritto allo svolgimento degli spettacoli legati alle corse dei cavalli, si sono seguite logiche legate agli spettacoli aperti al pubblico e non agli eventi sportivi".


Lo dichiara il sottosegretario al ministero delle Politiche agricole, Giuseppe L’Abbate, che dopo l'incontro con il direttore dell’Agenzia delle dogane e dei monopoli, Marcello Minenna, apre l’interlocuzione con il ministero per le Politiche giovanili e lo sport, Vincenzo Spadafora, per chiarire se le corse ippiche rientrano nel prelievo addizionale pari allo 0,5 percento del volume complessivo sulle scommesse sportive, come previsto dalla conversione in legge del decreto Rilancio.

La norma, come noto, fa riferimento alla raccolta da scommesse relative ad eventi sportivi di qualsiasi genere, anche in formato virtuale, e destina le risorse a misure di sostegno al sistema sportivo colpito dalla crisi economica conseguente all’emergenza epidemiologica, ovviamente escludendo l’ippica dai beneficiari.

L’Agenzia delle dogane e dei monopoli, pertanto, chiederà al ministro Vincenzo Spadafora di chiarire se la normativa attuale definisce l’ippica come uno sport o, come sostenuto dal ministero delle Politiche agricole, essa sia ricompresa negli spettacoli. Una "definizione" tornata d'attualità anche in seguito all'ipotesi di far passare l'ippica sotto il Coni, circolata nelle scorse settimane e mal digerita da molti operatori del settore.
 
"L’estensione di tale disposizione alla raccolta delle scommesse ippiche presenta criticità sia perché sembra ricomprendere la filiera ippica all’interno degli sport quando le corse ippiche sono espressione di una attività di valorizzazione dell’allevamento degli equidi e l’atleta è il cavallo e non l’uomo sia per l’alto livello di tassazione patito già oggi dalle scommesse ippiche in confronto a quelle sportive", rimarca L’Abbate. "Un’estensione che rappresenterebbe un ulteriore colpo ad un settore entrato in una spirale depressiva da cui si cerca di uscire attraverso un complesso e partecipato processo di riforma che sto portando avanti al ministero delle Politiche agricole”.
 
A tal proposito, i rappresentanti della filiera sono stati convocati dal sottosegretario con delega all’ippica per giovedì 8 ottobre, presso il Mipaaf, dalle ore 10:30 per un confronto sulle “possibili azioni da attivare per il rilancio e lo sviluppo duraturo del settore ippico”.
 

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