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Riapertura al pubblico, ippodromi: 'Traguardo da cui ripartire'

11 maggio 2021 - 08:38

Ippodromi soddisfatti per la riapertura degli impianti al pubblico dal 15 maggio, nelle 'zone gialle', e la ripresa dell'accettazione delle scommesse: 'Ora velocizzare pagamenti e riprendere confronto su riforma'.

Scritto da Francesca Mancosu
Riapertura al pubblico, ippodromi: 'Traguardo da cui ripartire'

C'è soddisfazione, nel mondo degli ippodromi, per l'annunciata riapertura delle porte al pubblico a partire dal 15 maggio, secondo la circolare diramata dal ministero delle Politiche agricole nel pomeriggio di ieri, 10 maggio, con la firma del direttore generale Oreste Gerini.
Una apertura al 25 percento della capienza, come per gli stadi, e fino a mille persone. Ovviamente nelle regioni in "zona gialla", e secondo delle linee guida ben precise, consultabili nella loro interezza a questo link.

La soddisfazione degli operatori va al di là del ritorno degli spettatori sulle tribune, e che accende una speranza anche per il rilancio del settore, a pochi giorni di distanza dall'attribuzione formale della delega al sottosegretario Francesco Battistoni.
La pubblicazione della circolare infatti diventa anche un'occasione per chiedergli di procedere con alcune importanti innovazioni, attese da troppo tempo, all'insegna del confronto con le categorie


Ma vediamo, di seguito, quali sono i commenti e i desiderata di alcuni dei rappresentanti dei maggiori ippodromi italiani.
 
"Dal 15 maggio, nelle zone gialle, il pubblico potrà tornare negli ippodromi ad assistere alle corse dei cavalli, nel rispetto delle linee guida indicate dal Ministero, nella misura massima del 25 percento della loro capienza e fino a 1000 spettatori presenti, così come previsto per gli stadi", sottolinea Attilio D'Alesio, presidente del Coordinamento ippodromi.
"Un importante e positivo passo avanti del quale ringraziamo molto il sottosegretario Battistoni ed il direttore Gerini per il lavoro svolto e per il risultato raggiunto.
Le società di corse associate assicurano il totale rispetto dei protocolli sanitari ricevuti, sperando di poter tornare presto alla normalità".
 
Positivo anche Elio Pautasso, presidente di Federippodromi. "A nome di tutti gli ippodromi voglio ringraziare il sottosegretario e tutta la struttura ministeriale che hanno permesso questa apertura, seppur parziale. Tecnicamente ci sono due o tre questioni da registrare all'interno del protocollo, perché sono difficilmente applicabili. Ma chiederemo un chiarimento al ministero e penso che non ci saranno problemi da questo punto di vista. È un traguardo importante, nella speranza che a brevissimo si possa aumentare la capienza, visto che i dati sui contagi sono in costante miglioramento".
 
Pier Luigi D'Angelo, presidente Ippodromi Partenopei - società che gestisce l'ippodromo di Agnano - sottolinea il ritorno delle scommesse "che sono comunque la base del nostro sistema di selezione e la motivazione delle competizioni". Evidenziando che "la scommessa ippica si contraddistingue per la peculiarità stessa dell’offerta, totalmente differente da quella patologica e compulsiva, per come viene costruita e concepita, per l’opportunità di fruire della stessa in luoghi salubri, taluni impregnati di storia in città di grande prestigio internazionale ed a contatto con la natura e con alla base uno degli animali più cari e più affascinanti per l’umanità: il cavallo".
D'Angelo quindi ne approfitta per auspicare la risoluzione degli "aspetti legati alla lentezza delle procedure dei pagamenti agli operatori e dei contratti alle società di corse", per poi lanciare un appello al sottosegretario Battistoni, ringraziandolo "per la passione, l’impegno e l’ottimismo che ci ha trasmesso con la sua presenza negli ippodromi", rimarca. "Ci sono tre strade che si potrebbero percorrere per trovare fondi. Ad esempio da un'applicazione in senso ampio del Recovery fund alla filiera ippica, che viene definita tale nel Dpcm, e che deve esserlo quando si tratta di usufruire delle risorse a disposizione. Oppure si potrebbe ricorrere ai proventi derivanti dalla vendita delle riprese televisive delle corse all'estero. O, ancora, definire delle norme per velocizzare i pagamenti agli operatori, riaffidandoli, come è stato in passato per un trentennio, alle società di corse, che li espletavano in 30/40 giorni mediamente. Un modo per non gravare sulla ragioneria ministeriale, che attualmente ha tempi di pagamento di quattro mesi, e procedere nella semplificazione e sburocratizzazione indicata dal ministro Renato Brunetta".
 
Entusiasta e propositivo anche Roberto Faticoni, in rappresentanza del Siag - Sindacato italiano allenatori guidatori. "Finalmente siamo stati ascoltati e il nostro appello a riaprire gli ippodromi rispettando le regole è stato recepito dalle istituzioni politiche e ministeriali.
Ringraziamo il sottosegretario con delega all’ippica Battistoni e lo staff del Mipaaf, a partire dal capo dipartimento Saverio Abate e dal direttore generale Oreste Gerini, fino alla dirigente Stefania Mastromarino".

 

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