skin

Ippica: il Ddl 'La Pietra - De Carlo' arriva in Senato

04 agosto 2021 - 10:23

Avviata in commissione Agricoltura al Senato la discussione sul Ddl La Pietra e De Carlo per l’istituzione dell'AgenIppica.

Scritto da Redazione GiocoNews
Ippica: il Ddl 'La Pietra - De Carlo' arriva in Senato

L'iter del disegno di legge a firma La Pietra e De Carlo (FdI) per la "Istituzione dell'Agenzia autonoma per la promozione, lo sviluppo e la tutela dell'ippica nazionale e disposizioni per la riforma del settore ippico", è stato avviato in commissione Agricoltura ieri, 3 agosto, nel corso di una seduta che ha visto inizialmente presente anche il sottosegretario al Mipaaf, Francesco Battistoni (ma solo per rispondere a un'interrogazione di Bergesio e altri sul settore agroalimentare).

Il relatore, Cristiano Zuliani (L-SP-PSd'Az) riferisce alla Commissione sul testo in esame, assegnato in sede redigente, che reca l'istituzione dell'Agenzia autonoma per la promozione, lo sviluppo e la tutela dell'ippica nazionale.

"Come si legge nella relazione illustrativa, il comparto ippico manifesterebbe l'esigenza di disporre di una propria autonomia gestionale, tecnica ed economica, al fine di amministrare e promuovere adeguatamente la cultura del cavallo: a tal fine si propone pertanto l'istituzione di una Agenzia autonoma a ciò specificamente dedicata".
 
"Il disegno di legge", continua Zuliani entrando nel dettaglio, "composto da sette articoli, all'articolo 1 istituisce appunto l'Agenzia autonoma per la promozione, lo sviluppo e la tutela dell'ippica nazionale (brevemente denominata AgenIppica), a cui sono iscritti gli allevatori e i proprietari di cavalli da trotto, da galoppo e da sella, l'Anci (in quanto rappresentante degli enti locali proprietari degli impianti ippici), le società di gestione degli ippodromi nonché le diverse figure professionali (allenatori, driver e fantini dei settori del trotto, del galoppo e della sella).
L'articolo 2, al comma 1, rimanda ad un decreto del ministro delle Politiche agricole alimentari e forestali, di concerto con il ministro dell'Economia e delle finanze e sentita l'Agenzia delle dogane e dei monopoli, per la definizione dello statuto dell'Agenzia e per l'assegnazione alla stessa delle risorse già destinate in favore del comparto ippico all'Unione nazionale incremento razze equine (Unire), all'Agenzia per lo sviluppo del settore ippico (Assi) e al ministero delle Politiche agricole alimentari e forestali (Mipaaf). Ulteriori risorse provengono dalla raccolta progressiva delle scommesse ippiche, dal gettito della quota del 4 percento derivante da altri giochi e scommesse nonché dalla cessione dei diritti televisivi degli eventi ippici. Si prevede altresì che l'Agenzia possa accettare sponsorizzazioni economiche e di immagine, attraverso il trasferimento della titolarità del segnale televisivo per la trasmissione delle corse.
Al comma 2, sempre con decreto interministeriale, si prevede il riordino della disciplina delle scommesse ippiche al fine di garantire l'autonomia finanziaria e gestionale dell'Agenzia.
L'articolo 3 attribuisce al Mipaaf, di concerto con il ministero dell'Economia e delle finanze (Mef), la vigilanza e il controllo sull'attività dell'Agenzia. Al Mipaaf sono altresì attribuiti una serie di compiti e funzioni, tra cui la costituzione dell'albo nazionale degli allevatori e dei proprietari di cavalli, delle figure professionali degli allenatori e dei driver e fantini, nonché delle società di gestione degli ippodromi, l'approvazione dei piani pluriennali per il sostegno dell'allevamento ippico nazionale e della programmazione annuale delle corse e delle manifestazioni agonistiche nazionali, nonché la definizione della convenzione con gli ippodromi e con le società di gestione degli ippodromi.
L'articolo 4 è dedicato al funzionamento dell'Agenzia, che ha sede a Roma, è dotata di ampia autonomia ed è sottoposta come detto alla vigilanza e al controllo del Mipaaf. Quanto agli organi, l'Agenzia si articola nella consulta nazionale dell'ippica (Cnip), nel comitato direttivo, nel presidente e nel collegio sindacale.
In particolare la Cnip è l'organo dell'Agenzia che - tramite proprie deliberazioni - definisce gli indirizzi programmatici e gli obiettivi della selezione zootecnica equina, delle prestazioni e dei risultati agonistici dei cavalli sportivi, promuove l'intero comparto produttivo e di intrattenimento e monitora la raccolta delle scommesse. La Cnip, i cui quindici consiglieri rimangono in carica quattro anni, è composta dal presidente dell'Agenzia, da un rappresentante del Mipaaf (che la presiede), da un rappresentante del Mef e da dodici rappresentanti delle categorie del settore ippico. La Cnip provvede altresì alla costituzione dei comitati di esperti per le discipline del trotto, del galoppo e della sella, nonché della commissione scientifica antidoping e benessere animale.
Quanto ai rimanenti organi: il presidente è nominato dal Mipaaf su designazione della Cnip ed è scelto tra persone dotate di esperienza nel settore dell'ippicultura, nonché di spiccate doti manageriali; il comitato direttivo, nominato dalla Cnip, è composto dal presidente dell'Agenzia, che lo presiede, e da otto consiglieri; il collegio sindacale è composto da cinque membri effettivi e da due supplenti.
L'articolo 5 disciplina l'articolazione interna dell'Agenzia, organizzata in sei dipartimenti ed un laboratorio antidoping e genetica, prevedendo la nomina di un direttore generale e di dirigenti responsabili di specifiche aree tecnico-amministrative.  In particolare il direttore generale dell'Agenzia è nominato dal ministro delle Politiche agricole alimentari e forestali, di concerto con il ministro dell'Economia e delle finanze, su proposta del presidente del comitato direttivo.
Alle funzioni dell'Agenzia - definita ente pubblico non economico di rilievo nazionale - è dedicato l'articolo 6. Tali funzioni sono così articolate: supporto tecnico-amministrativo al Mipaaf per le strategie di sostegno allo sviluppo agrizootecnico e al miglioramento qualitativo e quantitativo delle diverse razze equine; promozione del prodotto ippico; programmazione delle attività agonistiche e delle manifestazioni sportive; gestione autonoma nella raccolta delle scommesse e pianificazione dei giochi ippici. Per il raggiungimento di tali obiettivi la norma individua quindi nel dettaglio i molteplici compiti spettanti all'Agenzia.
L'articolo 7 disciplina infine la copertura finanziaria del provvedimento, ai cui oneri si provvede mediante le risorse già destinate all'Agenzia per lo sviluppo del settore ippico (Assi) soppressa ai sensi dell'articolo 23-quater, comma 9, del decreto-legge n. 95 del 2012. La norma prevede altresì che l'Agenzia disponga di un fondo annuale di dotazione costituito, tra l'altro, da quote di raccolta progressive delle scommesse ippiche, dal gettito della quota del 4 per cento derivante da altri giochi, dalla concessione di diritti televisivi, internet, mobile, audio-video, relativi alle immagini di competizioni ippiche, nonché da altri contributi e sponsorizzazioni".
 
Dopo la presentazione del testo la seduta è stata dichiarata conclusa e il seguito della discussione rinviato ad altra data.

Articoli correlati