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M5S: 'Nessun complotto sul Caprilli, ma investimento irresponsabile'

17 agosto 2021 - 10:33

Il Movimento 5 Stelle critica la scelta del sindaco di Livorno Luca Salvetti di inaugurare l'ippodromo Caprilli anche senza cavalli e fantini.

Scritto da Amr
M5S: 'Nessun complotto sul Caprilli, ma investimento irresponsabile'

Agosto decisamente infuocato a Livorno, dove l'attesa per la riapertura dell'ippodromo Federico Caprilli, dopo i lavori di ristrutturazione, era alta, ma certamente ha fatto discutere il fatto che non si siano potute svolgere le programmate corse di Ferragosto, e che il sindaco Luca Salvetti abbia comunque proceduto all'inaugurazione della struttura, "senza né cavalli, né fantini, con pochi presenti e in una atmosfera dimessa”, come evidenza in una nota il gruppo consiliare del Movimento 5 Stelle.

Dopo la presa di posizione dell'Associazione nazionale galoppo, è infatti la volta del M5S a prendere la parola, in maniera decisamente critica nei confronti del primo cittadino, al quale, a detta appunto del gruppo consigliere "questa vicenda dovrebbe insegnare" che "questo raggiante presente (secondo lui) è invece un inesorabile e veloce declino per la nostra città".

Secondo il M5S "Decidere in un momento di post pandemia di investire a fondo perduto 2,3 milioni su un ippodromo, anziché usare l’avanzo di amministrazione per investimenti sulle scuole, in vista della ripresa di un anno scolastico che si preannuncia tutt’altro che semplice, è semplicemente irresponsabile".

Il gruppo consiliare ritiene che "le difficoltà del sindaco stavolta sono state così palesi che è andato addirittura oltre le solite noiose accuse alla precedente amministrazione (dopo oltre due anni che governa); ma sono sfociate in ulteriori comunicazioni divisive: i fantini, gli allevatori, ma anche gli animalisti sono apparsi come soggetti 'contro la città' per il semplice fatto di avere manifestato dubbi sulla sicurezza della pista.

Ha usato poi un velato complottismo per sviare dalle proprie responsabilità: qualcuno o qualcosa, forse una entità esoterica, avrebbe impedito la realizzazione della Coppa del mare per motivi occulti… Ma via!".

UN'ANNOSA VICENDA - Il Movimento 5 Stelle ripercorre l'iter della vicenda e ricorda "per onestà intellettuale che durante la nostra gestione l’ippodromo era già al capolinea. All’inizio del luglio 2014 il Caprilli non era presente nel calendario nazionale delle corse. Ci fu inserito poi con la richiesta del sindaco Filippo Nogarin e con una nuova assegnazione. Il debito della Labronica Corse ammontava a 2,5 milioni di euro già
nel 2010 e Cosimi decise di comprare tutte le quote di questa partecipata alla cifra simbolica di un euro. In pratica chiese al Consiglio comunale di acquistare con un euro 2,5 milioni di debiti. Il Consiglio comunale a maggioranza Pd votò sì a questa proposta".

Tuttavia "la crisi della Labronica non si fermò, tanto che il Comune incredibilmente pensò addirittura al concordato per poi procedere alla liquidazione della società, con tanto di azioni di responsabilità verso gli amministratori precedenti".
Poi, ricorda ancora il Movimento 5 Stelle, "nel 2012 venne stipulata una convenzione capestro con la pisana Alfea e iniziarono i ricorsi che l’amministrazione 5 stelle si è trovata a gestire, assieme al problema dei lavoratori della Labronica.
Alfea fece poi un ulteriore ricorso, chiedendo un risarcimento al comune da 3 milioni di euro e purtroppo si preferì tenere momentaneamente fermo l’ippodromo per evitare ulteriori richieste di risarcimento da parte sua.

Grazie alla strategia legale impostata e proseguita dall’avvocatura civica del comune, è arrivata il 27 aprile scorso la sentenza del Tar che ha determinato invece un pagamento di poco più di 100mila euro".

L’amministrazione "sapeva benissimo che prima di questa sentenza era molto più difficile muoversi e sa che comunque Alfea potrebbe decidere di ricorrere al Consiglio di Stato".

Quanto alle manutenzioni dell’ippodromo, il M5S sottolinea che "Salvetti governa ormai dal giugno 2019 e che avrebbe potuto iniziare a sistemare l’ippodromo almeno 24 mesi fa. Suggeriamo inoltre di leggere le considerazioni fatte da Attilio d’Alesio (non proprio un 5 stelle) alcuni mesi: pure lui riconosce che non si possono imputare tutte le 'colpe' a Nogarin sulla vicenda ippodromo".

LA PROPOSTA DEL M5S - Secondo il M5S "il Caprilli dovrebbe essere incluso in un progetto più esteso in un’ottica di vera economia cittadina. Noi avevamo predisposto un percorso che avrebbe incluso un dialogo competitivo e un partenariato pubblico-privato, in chiave di sviluppo turistico e sportivo.
Insomma, avremmo fatto altro: non investimenti a fondo perduto per servizi certamente non essenziali come l’ippica, perché sono risorse che non rientreranno mai nelle casse comunali, ma un’azione di lungo termine, con sport di richiamo come il surf.
Parallelamente abbiamo progettato e finanziato la riqualificazione della Ceschina come 'parco del mare': la gara era stata assegnata, ma di questo progetto non sappiamo più niente.

Avevamo richiesto alla Regione Toscana di poter avviare un dibattito pubblico con la città su tutta l’area, come previsto dalla Legge regionale sulla partecipazione.
Salvetti, a nostro avviso, avrebbe potuto coinvolgere tutta la città in un dibattito pubblico su un’area così importante e strategica. Invece ha preferito correre da solo e senza cavalli, cavalcando però la volontà di una parte di cittadini amanti delle scommesse e dell’ippica.
Avrebbe potuto guardare agli errori del passato per non ripeterli e unire, anziché di dividere con assurde ipotesi di complotti. Avrebbe potuto guardare oltre, come recitava il suo programma elettorale, anziché guardarsi sempre indietro”.

 

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