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Premi corse ippiche, Agenzia entrate risponde su applicazione dell'Iva

26 agosto 2021 - 08:15

Per l'Agenzia delle entrate 'il premio vinto dal cavallo non è un corrispettivo effettivo della messa a disposizione del cavallo da parte del proprietario all'organizzatore di una gara ippica'.

Scritto da Redazione
Premi corse ippiche, Agenzia entrate risponde su applicazione dell'Iva

L'articolo 44 della legge n. 342 del 2000 ha introdotto l'applicazione dell'imposta sul valore aggiunto sui premi relativi alle corse di cavalli da applicarsi ai soggetti, proprietari o gestori di almeno cinque cavalli da corsa, impiegati regolarmente durante l'anno in corse di trotto, galoppo e siepone, organizzate e iscritti in apposito elenco.

Il tema è al centro dell'istanza di interpello posta da un ente all'Agenzia delle entrate, per chiedere chiarimenti in merito alla applicazione dell'Iva ai premi vinti in competizioni ippiche.

L'Agenzia nella sua risposta evidenzia che “al ricorrere dei requisiti previsti dalla disposizione di cui al citato art. 44 anche i premi corrisposti ai sensi dell' articolo 3 della legge 24 marzo 1942, n. 315, e successive modificazioni sono soggetti ad Iva. Diversamente, in assenza dei requisiti previsti dalla citata disposizione, i soggetti che percepiscono un premio per effetto di un determinato risultato al termine della corsa ippica non dovranno assoggettare tale importo alla disciplina Iva ai sensi e per gli effetti dell'art. 2, comma 3, lett. a) del Dpr 633 del 1972”.

 

“Ciò – specifica l'Agenzia delle entrate - in quanto come affermato dalla Corte di Giustizia (Causa C-432/15 del 10/11/2016) 'l'ottenimento del premio è così subordinato alla realizzazione di una particolare prestazione e sottoposto ad una certa alea. Orbene, tale alea esclude, (...), l'esistenza di un nesso diretto tra la messa a disposizione del cavallo e la vincita di un premio'.
Pertanto 'il premio eventualmente vinto dal cavallo appartenente al soggetto passivo non può essere qualificato come un corrispettivo effettivo della messa a disposizione del cavallo da parte del suo proprietario all'organizzatore di una gara ippica'".
 

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