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Sistema Gioco Italia: 'Taglio a ippodromi, colpo di grazia per il 2022'

25 novembre 2021 - 16:27

Per Sistema gioco Italia il taglio di risorse per gli ippodromi previsto dal Ddl Bilancio è il colpo di grazia per il comparto, anch'esso in attesa di una riforma.

Scritto da Cesare Antonini
Sistema Gioco Italia: 'Taglio a ippodromi, colpo di grazia per il 2022'

Parla di "colpo di grazia", Sistema Gioco Italia, riferendosi al taglio di 6 milioni e mezzo di euro per il 2022 agli ippodromi italiani previsto dal disegno di legge di bilancio al vaglio del Senato.

Ma com'è andata, di preciso? "Nell’odierna seduta il Consiglio generale di Sistema gioco Italia ha espresso pieno appoggio alle forti preoccupazioni manifestate da Federippodromi in questi giorni. Senza alcun preavviso e contraddittorio con il ministero competente, le società di corse che gestiscono gli ippodromi italiani per conto del Mipaaf si sono viste recapitare un taglio netto di 6,5 milioni di euro per l’anno 2022, già inserito nel bilancio previsionale dello Stato 2022-2024".

Un taglio che verrebbe giustificato “per tener conto della riduzione delle entrate relative ai giochi ippici”. Ma SgI non ci sta: "Una riduzione di risorse assurda ed immotivata in un momento come questo che vede il Paese impegnato in una ripresa economica stimolata anche dai fondi europei e dal necessario intervento dello Stato. È, invece, il colpo di grazia per un comparto che già da anni sopporta importanti perdite in attesa di una riforma del settore più volte disposta dal Parlamento e mai attuata dalla colpevole inerzia di una struttura ministeriale che ha fatto decadere due leggi Delega pur di mantenere il controllo delle risorse che la legge assegna al settore e con questo la loro arbitraria allocazione".
 
Dal Consiglio di SgI è emersa una convinzione: "Una scelta voluta e precisa delle istituzioni che contraddice l’intera politica nazionale 'non è il momento di chiedere ma di dare' penalizzando a parità di risorse assegnate all’ippica il solo comparto degli ippodromi che oltre ai maggiori costi sostenuti nel 2021 (energia, carburanti, oneri di gestione in emergenza Covid) ha visto ridursi in maniera quasi totale le poche entrate da pubblico e scommesse causa il lungo periodo di corse a porte chiuse pur di permettere agli operatori di continuare la loro attività". Lo stesso comparto che solo nel 2020, in piena emergenza ha investito oltre cinque milioni di euro su sollecitazione del Ministero stesso in ottica di partenariato pubblico-privato.
 

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