Cambia ancora la circolare di programmazione delle corse al trotto per gli anni 2022 e 2023.
Dopo il testo diffuso pochi giorni fa, che non aveva mancato di suscitare polemiche nel settore, il ministero delle Politiche agricole torna sui propri passi e pubblica una nuova versione.
Il ministero sottolinea come “all’articolo 2.3 della Circolare adottata, per mero errore materiale di collazione del testo, risulti inserita una disposizione che prevede la disciplina a regime, conforme al Regolamento, già dal 2022”.
A destare sconcerto fra gli operatori era stata innanzitutto l'introduzione immediata dell’età limite di carriera di 8 anni per le femmine e 10 per i maschi e castroni (il precedente era, rispettivamente, di 10 e 14 anni) e dalla suddivisione del montepremi, con l’11 percento riservato ai cavalli di 2 anni, il 28 percento ai 3 anni, il 24 percento ai 4 anni, il 20 percento ai 5 e 6 anni, e, infine, il 17 percento agli anziani.
Ponendo quindi i cavalli che in base alla circolare sarebbero stati considerati "fuori quota" alla fine del mese in serio pericolo, con la possibilità di finire dritti al macello o impiegati nelle corse clandestine da qualche soggetto privo di scrupoli.
A risolvere l'errore e a dare soluzione alle sue possibili conseguenze
provvede un nuovo decreto firmato dal direttore generale Oreste Gerini, di cui riportiamo di seguito il testo.
Articolo 1
L’articolo 2, comma 3 della Circolare di programmazione delle corse al trotto per gli anni 2022 e 2023, adottata con Ddg prot. n. 650541 del 10 dicembre 2021, è sostituito dal seguente: “2.3 E’ disposta, ai sensi dell’art. 53 del Regolamento delle corse al trotto, l’autorizzazione a correre, senza alcun vincolo anche relativamente alla dotazione delle corse a cui possono partecipare: per l’anno 2022: fino a dieci anni di età per le femmine indigene, per quelle provenienti da Paesi aderenti all'Unione Europea del trotto (Uet), nonché per quelle provenienti da paesi non aderenti all'Unione Europea del trotto (Uet); fino a quattordici anni i cavalli maschi e castroni indigeni, per i cavalli maschi provenienti da tutti Paesi aderenti o meno all'Unione Europea del trotto (Uet) e per i castroni provenienti da Paesi aderenti all'Unione Europea del trotto (Uet).
Per l’anno 2023 i limiti sono i seguenti: fino a otto anni di età per le femmine indigene, per quelle provenienti da Paesi aderenti all'Unione Europea del trotto (Uet), nonché per quelle provenienti da paesi non aderenti all'Unione Europea del trotto (Uet); fino a dodici anni i cavalli maschi e castroni indigeni, per i cavalli maschi provenienti da tutti Paesi aderenti o meno all'Unione Europea del trotto (Uet) e per i castroni provenienti da Paesi aderenti all'Unione Europea del trotto (Uet)”.