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Ddl Bilancio, Corte dei Conti: 'Bando Superenalotto, 100 milioni nel 2017-18'

07 novembre 2016 - 12:54

Audizione del presidente della Corte dei Conti Arturo Martucci sul Ddl Bilancio, 100 milioni dal bando per il Superenalotto.

Scritto da Redazione
Ddl Bilancio, Corte dei Conti: 'Bando Superenalotto, 100 milioni nel 2017-18'

"Ma interventi destinati ad avere significative ricadute sul fronte del recupero di evasione e di crescita della tax compliance si rinvengono anche nell’articolato del ddl di bilancio. In particolare, nel maggior gettito atteso dalle entrate una tantum nel 2017, rientrano proventi per la concessione del Superenalotto (100 milioni nel biennio 2017-18)".

Lo sottolinea il presidente della Corte dei Conti Arturo Martucci di Scarfizzi nel corso dell'audizione sul disegno di legge di bilancio per l’anno 2017 presso le Commissioni bilancio riunite del Senato della Repubblica e della Camera dei Deputati.

Già la Relazione tecnica della Camera dei deputati ha evidenziato condizioni vantaggiose per l'erario dalla gara per il Superenalotto, mentre sulla cosiddetta 'lotteria dello scontrino' ci sono effetti finanziari non stimabili.

IL SUPERENALOTTO - "Con la norma proposta si prevede l’affidamento del servizio dei giochi numerici a totalizzatore nazionale a un concessionario individuato mediante una procedura aperta sulla base dell’offerta economicamente più vantaggiosa. La disposizione stabilisce una base d’asta costituita da due elementi: l’aggio, pari al 5 per cento della raccolta, con offerte al ribasso, e la una tantum, pari a euro 100 milioni, con offerte al rialzo. La concessione attuale prevede un aggio per il concessionario pari al 3,73 per cento. A tale importo si è giunti, in sede di gara, partendo da una base d’asta, pari al 5,71 per cento, più alta rispetto a quella prevista dalla norma. Inoltre, in sede di gara l’attuale concessionario aveva offerto una una tantum pari a 101.501.000 di euro, partendo da una base d’asta di 10 milioni di euro, pari al 10 per cento di quella prevista dalla norma. E’ quindi ragionevole ritenere che, anche alla luce della maggiore apertura rispetto alla platea dei potenziali concorrenti, in sede di gara le condizioni che saranno offerte dall’aggiudicatario potrebbero essere relativamente più vantaggiose, per l’Erario, di quelle oggi vigenti. La norma prevede che il prezzo di aggiudicazione sia versato per il 50 per cento all’atto dell’aggiudicazione, che si prevede avvenga entro il 2017 e per il 50 per cento all’atto dell’effettiva assunzione del servizio, prevista per il 2018. Alla luce di quanto sopra, la previsione di maggiori entrate relativamente alla gara può essere così stimata: 50 milioni di euro nel 2017 e 50 milioni di euro nel 2018".
 

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