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Nel 2013 ci sarà solo la Lotteria Italia: il sì della Commissione speciale della Camera

18 aprile 2013 - 07:22

La Commissione speciale per l'esame di atti del Governo della Camera ha dato parere favorevole allo schema di decreto ministeriale recante l'individuazione delle lotterie nazionali da effettuare nell'anno 2013, condividendo l’opzione di confermare anche per il 2013 la scelta, già compiuta nel 2011 e nel 2012, di ridurre il numero delle lotterie nazionali ad estrazione differita, mantenendo la sola Lotteria Italia, la quale, anche grazie al collegamento con trasmissioni televisive e radiofoniche, appare l'unica a registrare risultati apprezzabili. E al Senato si suggerisce di devolvere parte dei proventi alla Città della Scienza

Scritto da Sara

La Commissione ha sottolineato, infatti, come le lotterie tradizionali ad estrazione differita, ad esclusione della Lotteria Italia, non producano più un utile per l’Erario e non risultino pertanto remunerative per lo Stato, determinando al contrario la necessità di ricorrere al Fondo di riserva previsto per fronteggiare i costi di organizzazione delle lotterie e per integrare i montepremi, principalmente a causa della progressiva disaffezione del pubblico nei confronti di tale forma di gioco, legata principalmente all'incremento di altre offerte di gioco che offrono prospettive di vincita immediata. La Commissione ha inoltre rilevato come il limitato interesse per le lotterie nazionali da parte degli organizzatori di manifestazioni abbinabili a queste ultime sia testimoniato anche dal fatto che per il 2013 non sono state presentate domande di abbinamento; ritenuto, tuttavia, che la Lotteria Italia appare in grado di conseguire risultati apprezzabili per l'erario in virtù dell'impatto mediatico determinato dal suo collegamento con trasmissioni televisive e radiofoniche e richiamata l'esigenza di procedere ad una riflessione approfondita sulle prospettive del settore delle lotterie ad estrazione differita, al fine di individuare una collocazione a tale tipologia di gioco nel quadro della complessiva evoluzione del comparto dei giochi pubblici”.

Il sì della Commissione della Camera arriva appena dopo quello della medesima commissione del Senato.

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