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Lotteria dello scontrino: rischio rinvio al 2019

10 luglio 2017 - 07:57

Possibile slittamento di un anno per l'introduzione della lotteria dello scontrino, misura anti evasione prevista dalla legge di Stabilità.

Scritto da Michela Carboni
Lotteria dello scontrino: rischio rinvio al 2019

L'arrivo della lotteria dello scontrino potrebbe subire uno slittamento di un anno, arrivando nel 2019. La misura, contenuta nella legge di Stabilità e il cui arrivo era già stato fatto slittare dal primo marzo al primo novembre 2017 dal Milleproroghe, prevede una lotteria nazionale legata agli scontrini limitatamente agli acquisti di beni o servizi, fuori dall’esercizio di attività d’impresa, arte o professione, effettuati da persone fisiche residenti in Italia mediante strumenti che consentano il pagamento con carta di debito e di credito.

La misura sarebbe dovuta partire a regime dal 2018. Ma il governo starebbe mettendo a punto, per la prossima manovra, un insieme di misure anti-evasione, ma anche di semplificazione fiscale, all’interno del quale andrebbe ricollocata anche la lotteria degli scontrini.

L'insieme delle nuove norme comprenderebbe anche l’obbligo di fatturazione elettronica tra privati, previo via libera Ue.

MANCA L'INFRASTRUTTURA TECNOLOGICA - Inoltre, non sarebbe ancora pronta tutta l’infrastruttura tecnologica per rendere i negozi in grado di aderire all’iniziativa. Per quanto riguarda la trasmissione telematica dei corrispettivi, sembra che il Governo stia pensando a una semplificazione della trasmissione dei dati.
LE PERPLESSITA' - I tecnici del Senato avevano sottolineato durante la discussione della Stabilità che "andrebbe confermato che l’amministrazione sia in grado di svolgere i compiti ad essa attribuiti" per quanto riguarda l’introduzione della lotteria dello scontrino nel 2018, con particolare "riferimento all’attribuzione dell’incremento del 20 percento della probabilità di vincita alle transazioni con carte di debito e di credito", previsto appunto con l'approvazione dell'emendamento. Secondo i tecnici del Senato, "nonostante le disposizioni siano in grado di stimolare, attraverso la convenienza dei clienti a richiedere l’emissione dei documenti fiscali, una maggior compliance fiscale degli esercenti, alle disposizioni non si ascrivono effetti positivi di gettito".

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