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CdS: 'Ritardi versamenti Lotto, sì a revoca della concessione'

10 luglio 2019 - 10:36

Il Consiglio di Stato conferma revoca della concessione ad una ricevitoria del Lotto di Napoli disposta per 'tardivi ed omessi versamenti dei proventi'.

Scritto da Fm
CdS: 'Ritardi versamenti Lotto, sì a revoca della concessione'

Il giudice ha errato nel non dare rilievo al ritardo ritenendolo non imputabile. Lo stesso risulta documentato dall’Amministrazione e, peraltro, anche ammesso dall’appellato, il quale, in questa sede si è limitato alla mera costituzione per chiedere il rigetto”.

Lo evidenzia il Consiglio di Stato nella sentenza con cui accoglie l'appello  del ministero dell'Economia e delle finanze, e dei Monopoli di Stato per la riforma della sentenza del Tar Campania che ha bocciato la revoca della concessione ad una ricevitoria del Lotto di Napoli disposta per “tardivi ed omessi versamenti dei proventi del lotto in violazione delle norme del regolamento d’applicazione ed esecuzione delle leggi sull’ordinamento del gioco del lotto”.

 

Nella sentenza si legge che il titolare della ricevitoria “ha provveduto al ripianamento dei debiti con notevole ritardo e solo a seguito delle contestazioni effettuate dall’Amministrazione; pertanto, non potevano non applicarsi le disposizioni - contenute nella Circolare n.04/9108 del 16 luglio 1996 - in base alle quali se, dai rendiconti settimanali, risulta che il ricevitore abbia ritardato il versamento dei proventi del gioco, rispetto ai termini previsti dall'art. 24 del decreto del presidente della Repubblica n. 303 del 1990, per più di tre volte in un biennio ed il quarto ritardo si sia verificato entro sei mesi da quello precedente, si procede alla revoca della concessione; nella fattispecie sono stati riscontrati ben sette ritardi nell’anno; la ratio di tale disposizione è costituita dal venir meno del rapporto di fiducia nei confronti del ricevitore il quale, a causa di tale reiterato comportamento, diviene inaffidabile; lo stesso titolare ha ammesso le proprie responsabilità con riguardo ai ritardi nei versamenti; infatti, in data 2 novembre 2005 con lettera inviata all’Amministrazione, si dichiarava 'consapevole degli errori commessi', chiedendo la revoca della concessione”.
 
Per l’effetto, in integrale riforma della sentenza gravata, il Consiglio di Stato quindi ha rigettato il ricorso proposto al Tar.
 

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