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Lotteria scontrini, ancora dubbi da FdI e Iv

25 febbraio 2021 - 14:54

In due distinte interrogazioni, il senatore di FdI Andrea De Bertoldi e il deputati di Iv Catello Vitiello interrogano il Mef sulla lotteria degli scontrini.

Scritto da Mc
Lotteria scontrini, ancora dubbi da FdI e Iv

 

Lanciata lo scorso primo febbraio, continua a far discutere la lotteria degli scontrini, e in entrambi i rami del Parlamento. In particolare, il senatore di Fratelli d'Italia Andrea De Bertoldi ha presentato una interrogazione al Mef nella quale ritiene che "i recenti interventi normativi previsti dal Governo Conte II in materia di contrasto all'evasione fiscale, attraverso misure per favorire i pagamenti elettronici, quali ad esempio la cosiddetta lotteria degli scontrini o il cashback (servizio mediante il quale viene restituita, a colui che ha pagato utilizzando lo strumento di pagamento elettronico, una percentuale dell'intera somma trasferita), a giudizio dell'interrogante, se, da un lato, hanno determinato risultati modesti in termini di risultati (con oneri finanziari peraltro spropositati rispetto alla risposta che ci si attendeva), dall'altro, evidenziano l'assenza di misure di contrapposizione ad un grave fenomeno diffuso nel Paese da parte d'imprese (la maggior parte gestite da soggetti di etnia cinese) apri e chiudi".
De Bertoldi chiede dunque di intraprendere azioni "riferite al fenomeno delle imprese cinesi apri e chiudi".

Nell'altro ramo del Parlamento, il deputato di Italia Viva Catello Vitiello chiede al Mef di intraprendere iniziative "per permettere all’esercente di valutare, sulla base delle convenzioni in essere con l’istituto di credito o di pagamento di cui si avvale, se i costi di transazione siano compatibili con i margini riconosciuti su tali beni e servizi senza essere costretto a lavorare in perdita" e ricorda in premessa che nell’ordine del giorno 9/2790-bis/228 a sua firma, accolto dal Governo, nel corso dell’esame e approvazione della legge di bilancio per il 2021, si è chiesto di "valutare l’opportunità di rendere facoltativo l’obbligo di pagamento elettronico avente ad oggetto beni e servizi di pubblica utilità erogati dagli esercenti remunerati ad aggio e/o margine fisso, in modo che sia chiaro agli utenti che, per tali prodotti e servizi, non sussista la possibilità di partecipazione alla lotteria degli scontrini, con trasmissione telematica dei corrispettivi in quanto esclusi dalla relativa disciplina di cui al decreto legislativo n. 127 del 2015 e per analogia esclusi dal programma cashback, lasciando salva la possibilità di accettare o meno la moneta elettronica per i suddetti acquisti di beni e servizi non soggetti a corrispettivi, normalmente contraddistinti da ricavi ad aggio o margine fisso".

 

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