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Sostegni III, Confcommercio: 'Agire su concessioni gioco e canoni bingo'

17 febbraio 2022 - 15:26

In audizione in commissione Bilancio del Senato, Confcommercio pone l'accento sull'incertezza sulla durata delle concessioni di scommesse e apparecchi e su revisione dei canoni per il bingo.

Scritto da Redazione
Sostegni III, Confcommercio: 'Agire su concessioni gioco e canoni bingo'

Alle 15 di lunedì 21 febbraio scade il termine per la presentazione degli emendamenti al Ddl di conversione del decreto-legge n. 4/2022, sul sostegno a imprese e operatori economici, lavoro, salute e servizi territoriali, per emergenza Covid-19, e per il contenimento degli effetti degli aumenti dei prezzi nel settore elettrico (A.S. 2505) - meglio noto come decreto Sostegni ter - e nel frattempo nelle audizioni sul testo non mancano i riferimenti al gioco.

Ne sono un esempio le memorie depositate dalle principali associazioni datoriali, organizzazioni sindacali ed istituzioni del Paese, fra le quali si annovera ad esempio la Confcommercio, che ha avanzato richieste precise anche sul tema dei giochi pubblici.

 

“Si evidenzia il permanere di uno stato di grave incertezza sulla durata delle concessioni delle scommesse e degli apparecchi da gioco - solo tecnicamente interessati dalla proroga dello stato di emergenza fino al 30 giugno 2022 (ex art. 103, comma 2 del DL n.18 del 2020, cosiddetto 'Cura Italia') – e sulla conferma del modello distributivo che, contrastando l’offerta illegale, garantisce tutela agli utenti dei servizi di gioco.
Per le concessioni delle sale bingo, occorre poi prevedere, nel quadro delle misure di sostegno alle attività chiuse di cui all'art. 1 del decreto in commento, da una parte la revisione dei canoni concessori a partire da gennaio 2022 e, dall’altra, la sospensione dei canoni collegati alle chiusure per complessivi 8 mesi (ottobre 2020 – maggio 2021). Tale intervento potrà interrompere il trend di chiusura definitiva di molte di queste attività ed il conseguente crescente ricorso ad ammortizzatori sociali i quali, anche nel 2022, vedono coinvolti già centinaia di dipendenti del settore”.
 
Il tema è stato già oggetto di una recente nota congiunta firmata da Fipe-Confcommercio e da Egp - Esercenti giochi pubblici a seguito dell'interruzione dei ricavi del settore, nel 2020 e 2021, e della contrazione della domanda in questi primi mesi del 2022 dovuta, in gran parte, al mantenimento di severe misure di prevenzione Covid.
 

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