skin

Alleati legalità: 'Con legge del Lazio espulso oltre il 90% del gioco'

25 marzo 2022 - 14:30

Cangianelli (Egp) e Perrone (Sapar) presentano il Manifesto degli Alleati per la legalità per la modifica della legge sul gioco del Lazio, partendo da offerta qualificata e formazione.

Scritto da Fm
Alleati legalità: 'Con legge del Lazio espulso oltre il 90% del gioco'

“Dal 2017 al 2021 nel Lazio gli esercizi iscritti nel registro di Adm si sono ridotti fortemente, passando da 8400 a 5mila, con un taglio di oltre 2mila fra bar e ristoranti, 500 tabaccherie e totoricevitorie, ed oltre 300 sale giochi. Oggi questa rete del retail gaming è di circa 4mila 300 punti non specializzati e circa 700 specializzati. Che cosa succederà se si manterrà e si attuerà la legge vigente? L'espulsione di questo segmento dai centri urbani e l'inefficacia di questa misura sui giocatori compulsivi, che dovrebbero essere i primi destinatari di tale norma”.

Ad evidenziarlo è Emmanuele Cangianelli, presidente di Egp – Fipe nel corso della presentazione della presentazione ufficiale del Manifesto per la cultura del gioco legale nel Lazio da parte del coordinamento “Alleati per la legalità” - promosso da Acadi - Confcommercio, Acmi e Astro (aderenti a Confindustria), Assotabaccai, Donne in Gioco, Egp – Fipe, Fit - Federazione Italiana Tabaccai, Sapar e Sts – Sindacato totoricevitori sportivi - tenutasi oggi, 25 marzo.

A dimostrare la sostanziale espulsione del gioco pubblico dal territorio regionale sono “alcune perizie urbanistiche, che, ad esempio, registrano una percentuale del 92,2 percento per Roma e del 99,7 per Frosinone”, puntualizza Cangianelli.

Contemporaneamente, “stanno uscendo ricerche sui giocatori patologici che evidenzieranno come proprio per i soggetti affetti da dipendenza la distanza di alcune centinaia di metri delle attività di gioco non fa da deterrente.
Inoltre, il lockdown, con le inibizioni alla raccolta delle attività fisiche, e in primis dell'offerta degli apparecchi, ha provocato spostamenti di spesa significativi verso gli altri giochi consentiti, come le lotterie e l'online, e dall'altra parte ha favorito in modo esponenziale le attività illegali, come emerge dai dati resi noti dalle autorità.
Questa serie di divieti fisici colpiscono i giocatori 'sociali' e non i soggetti compulsivi. Cosa succederà nell'economia del settore? La rarefazione dell'offerta, se attuata, porterà in poche settimane alla perdita di molte migliaia di redditi fra gli addetti dei punti vendita delle sale come nei bar che per difficoltà economiche potrebbero ridurre i collaboratori o l'attività in generale”, rimarca il presidente di Egp.
“Dico questo per sottolineare l'esigenza politica e morale di revisione della legislazione attuale con ritorno al disegno iniziale di contenimento dell'offerta, di una sua maturazione e nell'ottica di una concreta ed efficace tutela dei giocatori, non solo di un'azione moralizzante contro alcuni segmenti di gioco. Questo passa per un'ulteriore qualificazione e collaborazione attiva degli operatori del settore: questo il contenuto del manifesto che abbiamo sottoscritto”.
 
I CAPISALDI DEL MANIFESTO - A illustrare i contenuti del manifesto degli Alleati per la legalità è Gabriele Perrone, delegato per il Lazio dell'associazione Sapar.
“Fra gli operatori serpeggiano il disagio, lo stato di incertezza e il timore sul mantenimento delle proprie posizioni lavorative, la dignità delle proprie famiglie qualora la normativa regionale vada a regime a settembre.
Il comparto sta dando prova di unità e duttilità, ha posto in essere un lavoro enorme, in condizioni tutt'altro che facili. Ha elaborato un modello che si pone come perfetto punto di equilibrio fra i vari interessi in gioco: la tutela di legalità, salute, occupazione, libertà d'impresa, gettito erariale.
Ci siamo mossi a partire dai modelli di leggi regionali equilibrate, come quelle della Puglia e della Campania, che sono in vigore da tempo e rappresentano la prova che con un'ampia concertazione fra gli operatori e la conoscenza della materia sì può mettere in campo un provvedimento effettivamente equilibrato sotto tutti i punti di vista. Guardando ai contenuti della legge nazionale di riordino, che a giorni dovrebbe andare in Consiglio dei ministri.
Nel nostro manifesto gli operatori del settore non sono più visti come degli antagonisti da reprimere ma come partner, alleati, grazie ad un investimento sulla formazione in generale e su quella inerente i rischi di dipendenza. Si sono poi inseriti in merito a tali attività elementi di innovazione mediante tecnologie avanzate, con la partecipazione diretta all'avvio del registro di autoesclusione dal gioco, all'inibizione del gioco per i minori, e si sono previste partnership con Adm e forze dell'ordine per far sì che ogni punto di gioco pubblico possa divenire un whistleblowing point (cioè per la segnalazione di illeciti di interesse generale, Ndr).
Bisogna evitare di marginalizzare il gioco verso le periferie e di favorire l'isolamento che poi è alla base della dipendenza patologica. Va ridisegnata – e qualificata - l'offerta sul territorio e nel punto vendita, e va prevista l'istituzione di un tavolo di lavoro permanente dinamico con l'ente regionale con revisioni periodiche per certificare l'andamento della normativa”.
 

Articoli correlati