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Cangianelli (Egp-Fipe): ‘Spesa del gioco legale tornata ai livelli pre Covid-19’

27 settembre 2022 - 16:22

Il presidente di Egp-Fipe Confcommercio spiega lo stato di salute del gioco legale nel webinar organizzato dall’associazione in questione.

Scritto da Ca
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“Dopo due anni duri per la comparsa del Covid-19 nel nostro Paese assistiamo in questo 2022 che entra nell’ultima parte in un grande recupero nei dati, anche nella spesa del giocatore, che ricordiamo essere la differenza tra i volumi totali giocati e le vincite riscosse dai players. Questo è l’indicatore che si attesta tra i 19 e 20 miliardi per il 2022 che è molto simile a quello del 2019, prima della comparsa del virus. L’equilibrio, però, si è spostato verso l’online con 3,5 miliardi giocati in quei canali e il resto nei punti a terra”. È Emanuele Cangianelli, presidente di Egp, associazione italiana esercizi giochi pubblici, ad avviare gli interventi del webinar, la Tutela dei Consumatori nei Giochi Pubblici, gli esercenti tra regolazione e responsabilità, organizzato da Fipe Confcommercio all’interno della quale sono ricompresi tutti gli esercizi in oggetto. 


A Cangianelli spetta la panoramica del sistema del gioco pubblico: “Abbiamo costruito una sostanziosa rappresentanza del settore in Confcommercio con il criterio di poter rappresentare chi svolge un servizio pubblico attraverso il sistema concessorio. Le difficoltà che il settore incontra è quello del dimenticare a seconda dell’approccio la sua complessità. Un settore normato da 20 anni con regole che si fondano al contrasto dell’illegalità e della protezione dei consumatori in collaborazione con le istituzioni oltre alla tutela del mercato stesso”. 


Cangianelli prosegue il punto: “Gli apparecchi da gioco non sono tornati ancora ai livelli del 2019 per motivi in larga parte entrati dall’aumento della tassazione che incide sulla spesa. Anche il Bingo è in leggera discesa per il calo dei punti vendita chiusi durante il virus. Non tutti i giochi riescono a riorganizzarsi in così poco tempo. Il gioco online ha avuto un rimbalzo importantissimo di casino e poker più che raddoppiati nel 2021 e stabili nel 2022. Mentre il betting online sta perdendo qualcosa perché parte del gioco è tornato nelle agenzie e nei punti terrestri. I payout sono molto differenti da segmento a segmento e la spesa dei giocatori cambia. L’online ha un ritorno molto più alto e più si vince e più si rigioca e ciò che rimane alla fine non è molto differente rispetto al 2019. I giochi fisici, invece, stanno subendo un calo per ovvi motivi. L’altro dato significativo è che la spesa ha perso quasi 1 miliardo rispetto agli anni del boom nel 2011 quando ci fu la maggiore espansione del gioco sul territorio nazionale”.


Com’è distribuito il gioco sul territorio? “Sono 55mila i punti gioco che vendono Gratta e Vinci e tutte le lotterie autorizzate da Adm, 33mila le agenzie specializzate nel Lotto e sempre nelle lotterie mentre 44mila esercizi generalisti ospitano apparecchi da intrattenimento. Da analizzare il caso dei Punti Vendita e Ricarica, flussi di raccolta che passano per il retail che si giocano sull’online ma fanno parte anche dei ricavi per il retail”. 


Da non dimenticare l’illegalità: “Dall’altra parte c’è la concorrenza sleale che le autorità stimano in 20 miliardi di raccolta equivalente di cui circa 5 miliardi di spesa, un quarto del gioco legale che rischia di crescere ancora di più se non si riuscirà a controllare questo fenomeno”. 
Qual è la finalità di Egp in Fipe? “Questo è il fenomeno di mercato che presenta grosse problematiche a livello di normativo e noi siamo qui per capire quale possa essere il ruolo degli esercenti per sviluppare al meglio questa offerta”, ha concluso Cangianelli. 

 

In chiusura, prima dei saluti finali, Cangianelli ricorda quanto accaduto "in Toscana, in Piemonte, in Campania e nel Lazio: ogni volta che ci si è resi conto che le norme scritte anni fa erano staccate dalla realtà, sono stati presi dei provvedimenti".

E in merito al riordino sottolinea che “solo il confronto, il coinvolgimento di esperti del settore, porta a soluzioni efficaci”. 

Sul registro di autoesclusione gestito a Adm Cangianelli sottolinea il fatto che "ha 80mila iscritti", e che "se lo riuscissimo a pensare anche per il retail, partendo da giochi specializzati dove c’è già un controllo all’accesso nelle sale, ciò potrebbe costituire un messaggio importante".

Infine un appunto sul tema formazione, che secondo il presidente Egp "dovrebbe essere organizzata portano queste esperienze nei curriculum dei dipendenti, facendone un elemento contrattuale".

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