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Betting exchange, Tar conferma: 'Stop a prelievo dello 0,5 percento'

17 novembre 2020 - 10:29

Si allunga la lista delle società che si vedono accogliere dal Tar Lazio il ricorso contro la tassa sulle scommesse per il Fondo Salvasport, camera di consiglio il 2 dicembre.

Scritto da Fm
Betting exchange, Tar conferma: 'Stop a prelievo dello 0,5 percento'


Nuovo stop del Tar Lazio al prelievo dello 0,5 percento sulla raccolta di scommesse introdotto dal decreto Rilancio per finanziare il cosiddetto "Fondo Salvasport".

L'ultima sentenza in proposito, dopo quelle che hanno riguardato altri bookmaker,  riguarda Betflag, in qualità di soggetto economico che offre scommesse tradizionali a quota fissa, soprattutto attraverso una tipologia particolare di gioco pubblico (regolata dalla normativa italiana e conosciuta come Betting exchange - scommesse a distanza a quota fissa con interazione diretta fra giocatori – e per la quale non effettua alcuna attività di effettiva raccolta), incisa dall’adozione della determinazione direttoriale del direttore generale dell’Agenzia delle dogane e dei monopoli dell’8 settembre 2020, che ha stabilito le modalità di calcolo e di applicazione dell’importo dello 0,5 percento della raccolta.

Anche in questo caso, i giudici amministrativi hanno riconosciuto la sussistenza dei presupposti "dell’estrema gravità ed urgenza richiesti dall’art. 56, primo comma, del Cpa, stante l’oggettiva ed immediata lesività dei provvedimenti impugnati, specialmente nella parte in cui impongono un cospicuo versamento entro il prossimo 30 novembre". Pregiudizi a cui si può porre rimedio "differendo l’esecuzione dei predetti provvedimenti ai soli fini dello slittamento del termine imposto per il versamento delle somme dovute al giorno successivo all’esame collegiale della domanda cautelare".
 
Perciò, il Tar Lazio ha concesso la misura cautelare richiesta "con effetti sino e non oltre la data della camera di consiglio utile del 2 dicembre 2020, nel cui contesto potranno essere assunte le eventuali determinazioni idonee alla definizione del giudizio".
 

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