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Chiusure gioco e Tar Lazio, ecco i verbali del Cts: 'Rischio medio alto'

22 marzo 2021 - 15:14

I verbali del Cts presentati al Tar a sostegno dei Dpcm che hanno chiuso il gioco individuano per il settore un rischio medio alto, stop vincolato ai dati epidemiologici.

Scritto da Redazione
Chiusure gioco e Tar Lazio, ecco i verbali del Cts: 'Rischio medio alto'

"La classificazione del rischio" per le attività di sale giochi, sale scommesse, sale bingo e casinò, anche se svolte all'interno di locali adibiti ad attività differente "già utilizzata dal Cts in tutte le fasi di rilascio delle misure contenitore per tale settore Ateco, risulta di livello medio alto con caratteristiche elevate per il rischio di aggregazione che si svolgono esclusivamente in locali al chiuso".
Tali eservizi "presentano notevoli complessità nella prevenzione del contagio, anche per le numerose evidenze di utilizzo di superfici di contatto promiscuo. Un ulteriore elemento di complessità è legato alle attività statico-dinamiche dei lavoratori e dei clienti senza la possibilità di previsione dell'utilizzo della mascherina da parte di tutti i presenti negli ambienti, anche in relazione al consumo di alimenti e bevande e del fumo di tabacco che avviene nei locali da gioco".

È quanto si legge nella copia dei verbali del Comitato tecnico scientifico - che GiocoNews ha potuto visionare in anteprima - risalenti alle sedute del 27 febbraio 2021 e del 3 dicembre 2020, che affrontano le tematiche del settore riguardo alla ipotetica riapertura delle sale giochi e scommesse che sono stati prodotti dall’Avvocatura di Stato nel giudizio al Tar Lazio pendente in merito al ricorso presentato dalla società di gioco Nabucco Srl, rappresentata dall'avvocato Cino Benelli e con il quale si chiede l'annullamento, previa sospensione dell'efficacia, del Dpcm del 24 ottobre 2020 nella parte che sospende le attività di gioco fino al 24 novembre e degli atti successivi, compreso il nuovo Dpcm che proroga la sospensione sino al 6 aprile.
 
Nel giudizio sono state prodotte anche le deduzioni della Conferenza Stato Regioni che sono in linea con quanto affermato dal Cts.
 
Secondo il Cts la riapertura si profila solo quando se ci saranno 50 contagi su 100.000 abitanti. Al momento siamo a 250 su 100.000.
Sono stati prodotti in giudizio anche i dati dei contagi, Regione per Regione, aggiornati al 10 marzo.
Appare quindi oggettivamente impossibile pensare ad una sospensiva del Dpcm e delle ordinanze correlate in questo momento con questi dati epidemiologici.
 

Nel verbale della seduta del 3 dicembre il Cts poi dà conto della ricezione del documento "Revisione della regolamentazione riguardante le sale bingo e le sale glochi con riferimento alla previsione del Dl n. 33/2020 del 16 maggio 2020 trasmesso dall'Associazione italiana esercenti giuochi pubblici e al riguardo sottolinea l'attuale vigenza dell'art. 1 comma 10 lett. I) del Dpcm 03/12/2020 che, al momento, prevede la sospensione delle attività delle sale giochi, delle sale scommesse, sale bingo e casinò, anche se svolte all'interno di locali adibiti, per poi concludere: "In ragione del provvedimento normativo in atto, il Cts rimanda l'eventuale analisi del documento all'esito della ripresa delle attività di sale giochi, sale bingo e gaming hall che saranno consentite da norme di futura emanazione in relazione al miglioramento degli indici epidemiologici".
 

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