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Dl Agosto e gioco, sette emendamenti superano la 'prima fase di eliminazione'

23 settembre 2020 - 09:49

Ripreso in V commissione al Senato l'esame del Dl Agosto, prima scrematura dei 2.660 emendamenti presentati: resistono sette proposte in materia di gioco.

Scritto da Mr
Dl Agosto e gioco, sette emendamenti superano la 'prima fase di eliminazione'

Dalla semplificazione dei pagamenti ippici, alle misure per favorire la partecipazione alla lotteria degli scontrini, passando per la proroga delle concessioni, la risoluzione dei contenziosi e le modalità di accesso a slot e vlt, sono in tutto dieci, ma atti a modificare sette articoli del decreto Agosto, gli emendamenti in materia di gioco pubblico che i partiti politici hanno segnalato alla presidenza della V commissione Bilancio del Senato, che ha ripreso l'esame del decreto nella giornata di martedì 22 settembre. Superano dunque la 'prima fase di eliminazione' almeno sette proposte di modifica. Vediamo di seguito cosa prevedono nel dettaglio e quali sono le forze politiche proponenti.

 Seguendo l'ordine numerico, con l'inserimento dell'emendamento elaborato dai senatori Gisella Naturale e Sergio Puglia del M5S, i pentastellati 'forzano la mano' sulla semplificazione dei pagamenti ippici da parte del ministero delle Politiche agricole, alimentari e forestali. Le novità che il Movimento intende introdurre al fine di dare una risposta al settore, attesa da tempo e sollecitata di recente anche attraverso una manifestazione, sono le stesse che ha tentato di imporre la senatrice Rosa Silvana Abate (sempre del M5S) con una modifica al Dl Semplificazioni di fresca approvazione.

Come riportato da Gioco News, quell'emendamento, all'atto della votazione del decreto in Aula, era stato stralciato dalla Ragioneria generale dello Stato. Insieme a un'altra serie di misure che riguardano altre materie di competenza del Mipaaf, l'emendamento, al comma 4 recita: “In considerazione della necessità di semplificare le procedure per una rapida attuazione delle misure di intervento per il settore ippico, il ministero delle politiche Agricole alimentari e forestali, di seguito denominato ministero, è autorizzato, fino al 31 dicembre 2022 e limitatamente alle operazioni di pagamento e riscossione dei premi, delle provvidenze e delle sovvenzioni destinate agli operatori ippici, ad effettuare le operazioni di pagamento ricorrendo ad un servizio di intermediazione bancaria da attivarsi presso uno o più istituti bancari, di seguito denominati Istituti, operativi sul mercato internazionale, da selezionarsi ai sensi della Comunicazione della Commissione, ''Orientamenti della Commissione europea sull'utilizzo del quadro in materia di appalti pubblici nella situazione di emergenza connessa alla crisi della Covid-19 (2020/C 108 1/01)'', attraverso un dirigente delegato".
 
"I rapporti tra il ministero e gli istituti  - si legge ancora nell'emendamento - sono regolati mediate atto convenzionale i cui costi sono a carico delle disponibilità di bilancio a legislazione vigente. Anche al fine di escludere l'eventuale insorgenza di interessi passivi a carico del bilancio dello Stato, l'Istituto procede all'emissione dei bonifici spettanti ai beneficiari individuati dal ministero e nei limiti delle risorse finanziarie anticipatamente dallo stesso trasferite a valere sulle disponibilità di cassa, a legislazione vigente, relative ai pertinenti capitoli dello stato di previsione della spesa del ministero. Le operazioni effettuate sono oggetto di rendicontazione al termine dell'esercizio finanziario. Dall'attuazione della presente disposizione non derivano nuovi o maggiori oneri a carico del bilancio dello Stato”.
 
Ancora di una forza di maggioranza, in questo caso il Pd, l'emendamento numero, che porta la firma degli onorevoli Gianni Pittella, Luciano D'Alfonso e Tatjana Rojc. Gli stessi spingonoper un riallineamento temporale delle concessioni dei giochi: “In ragione della straordinarietà ed imprevedibilità dell'emergenza epidemiologica Covid-19 e per l'esigenza di preservare la capacità distributiva necessaria all'offerta legale a tutela degli utenti e del flusso di entrate erariali, i termini previsti dall'articolo 1, comma 727, della legge 27 dicembre 2019, n. 160, lettere da a) ad), dall'articolo 24 del decreto-legge 26 ottobre 2019, n. 124, come convertito nella legge l9 dicembre 2019, n. 157, e la durata della concessione in essere per la gestione telematica del gioco lecito di cui all'articolo 14-bis, comma 4, del decreto del Presidente della Repubblica 26423 ottobre 1972, n. 640, sono prorogati di 18 mesi oltre i termini disposti dall'articolo 69 del decreto-legge 17 marzo 2020, n. 18, come convertito nella legge 24 aprile 2020, senza oneri aggiuntivi. Ai fini di un allineamento temporale che consenta una decorrenza uniforme per l'avvio delle nuove concessioni ai sensi dell'articolo 1, comma 727, lettera e), della legge 27 dicembre 2019, n. 160, sono prorogate sino al 31 dicembre 2022 le concessioni per la raccolta del gioco a distanza aventi scadenze antecedenti a fronte della corresponsione di una somma di euro 2.800 per ciascun mese intero intercorrente tra la data di scadenza e il 31 dicembre 2022. Il termine di cui alla richiamata lettera e) è prorogato al 30 giugno 2022".
 
"Per gli affidamenti già in proroga - è scritto ancora nell'emendamento dei dem - restano fermi gli obblighi di presentazione di adeguate garanzie proporzionate alla ridefinizione dei termini temporali, secondo le prescrizioni definite con determinazione del direttore generale dell'Agenzia delle dogane e dei monopoli; a detti obblighi sono tenuti tutti gli affidatari dalla scadenza originaria delle concessioni interessate da quanto previsto ai precedenti commi”.
 
È invece del senatore Gilberto Pichetto Fratin (Fi) l'emendamento segnalato per la prosecuzione dell'esame del testo di conversione in legge del Dl Agosto: “Ai fini di un allineamento temporale che consenta una decorrenza uniforme per l'avvio delle nuove concessioni ai sensi dell'art. 1, comma 727, lettera e) della legge 27 dicembre 2019, n. 160 – si legge nella proposta Fratin - le concessioni per la raccolta del gioco a distanza sono prorogate sino al 31 dicembre 2022, a fronte della presentazione di adeguata garanzia e della corresponsione per ciascuna concessione, di una somma pari a euro 2.800 mensile, moltiplicato per i mesi interi intercorrenti tra la data di scadenza e il 31 dicembre 2022. I termini della scadenza delle concessioni aventi ad oggetto la raccolta delle scommesse su eventi sportivi, anche ippici, e non sportivi, ivi compresi gli eventi simulati e per la raccolta del Bingo, nonché la conduzione della rete per la gestione telematica del gioco mediante apparecchi da intrattenimento, sono prorogati al 31 dicembre 2022".
 
"Pertanto - indica ancora Fratin - , i termini per l'indizione delle rispettive procedure di selezione previsti dall'articolo 24 del decreto-legge 26 ottobre 2019, n. 124, convertito, con modificazioni, dalla legge 19 dicembre 2019, n. 157, modificato dall'art. 69 del decreto-legge n. 18 del 17 marzo 2020, convertito dalla legge 424 n. 27 del 29 aprile 2020 e dall'articolo 1, comma 727, della legge n. 160 del 27 dicembre 2019, sono allineati al 30 giugno 2021. Con determinazione del direttore generale dell'Agenzia delle dogane e dei monopoli, da emanare entro 30 giorni dall'entrata in vigore della legge di conversione del presente decreto, sono stabiliti gli adempimenti tecnici e le modalità di adeguamento alla normativa vigente fino all'aggiudicazione delle nuove concessioni. In ragione della sospensione della raccolta e delle restrizioni applicate nei pubblici esercizi durante l'emergenza sanitaria da Covid-19, sono altresì prorogati di 18 mesi i termini della scadenza delle concessioni dei giochi numerici a quota fissa e delle lotterie istantanee».
 

All'articolo 100, tra i segnalati, l'emendamento del senatore forzista Renato Schifani che suggerisce la chiusura del contenzioso con i concessionari di scommesse ippiche e sportive: "Ai sensi dell’articolo 10, comma 5, del decreto-legge 2 marzo 2012, n. 16, convertito, con modificazioni, dalla legge 26 aprile 2012, n. 44, così come risultante per effetto della sentenza della Corte costituzionale n. 275 del 20 novembre 2013, nel rispetto dei principi di efficienza ed economicità, si procede alla ridefinizione delle condizioni economiche previste dalle convenzioni accessive alle concessioni per il servizio di raccolta delle scommesse ippiche mediante abolizione delle integrazioni delle quote di prelievo di cui all’articolo 12 del decreto del Presidente della Repubblica 8 aprile 1998, n. 169, relative agli anni dal 2006 al 2012". 

"Il Ministero dell’economia e delle finanze, il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali e l’Agenzia delle dogane e dei monopoli - scrive Schifani nella proposta - definiscono in via transattiva, con i soggetti titolari di concessioni o loro aventi causa cui si riferiscono le controversie, anche di natura risarcitoria nel corso delle quali sia stata emessa una sentenza di primo grado o un lodo arbitrale depositati entro la data di entrata in vigore della legge di conversione del presente decreto-legge, secondo i criteri di seguito indicati: a) a fronte del rituale pagamento – effettuato anche mediante compensazione – delle quote di prelievo di cui all’articolo 12 del decreto del Presidente della Repubblica 8 aprile 1998 n. 169 dovute e ancora non versate, ai concessionari verrà riconosciuto un importo, parametrato agli anni di durata della titolarità della concessione, non inferiore al 70 per cento della somma accertata nelle predette pronunce; b) le disposizioni di cui alla lettera a) si applicano anche nei confronti dei successori nella titolarità del credito di natura risarcitoria accertato giudizialmente o da pronunce arbitrali". 

"Agli oneri derivanti dall’applicazione del presente articolo, quantificati in misura pari a 138 milioni di euro (64,5 milioni vedi relazione tecnica) per l’anno 2020, si provvede - conclude - mediante corrispondente riduzione del Fondo di cui all’articolo 114, comma 4."

 
Si concentrano invece sulle attività dell'Adm i senatori Laura Bottici e Sergio Puglia che, con un emendamento suggeriscono: “Al fine di consentire alla Agenzia delle dogane e dei monopoli di svolgere, anche con criteri imprenditoriali, i servizi e le attività strumentali alla propria
missione istituzionale e quelli di cui al comma 3, con decreto del ministro dell'Economia e delle finanze possono essere costituite, senza nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica, società di capitali regolate ai sensi delle disposizioni di cui al decreto legislativo 19 agosto 2016 n.175, o enti di cui la predetta Agenzia è unico partecipante [...]”.
 
Tra gli emendamenti segnalati non mancano quelli proposti dai senatori di Forza Italia Gilberto Pichetto Fratin, Dario Damiani, Raffaele Fantetti e Antonio Saccone, che hanno lo scopo di esercitare un maggiore controllo per il divieto di accesso ai minori agli apparecchi di intrattenimento indicati al comma 6, lettere a) e b). Sono tre, ma essendo riferiti allo stesso articolo, nel conto totale degli emendamenti, in questa fase, li consideriamo come fossero uno solamente: “Gli accessi – suggeriscono - potranno avvenire, oltre che con la tessera sanitaria come previsto dall'articolo 9-quater della legge 9 agosto 2018, n. 96, anche mediante l'esibizione e la verifica di documenti personali di riconoscimento che siano in corso di validità. Le violazioni delle prescrizioni qui contenute sono punite con la sanzione amministrativa di euro 15mila per ciascun apparecchio utilizzato in difformità delle prescrizioni''. E ancora: “dopo le parole 'tessera sanitaria' inserire 'e dalla tessera temporanea di abilitazione al gioco rilasciata dal gestore della sala'”. E ancora "Dopo il comma 1, inserire il seguente1-bis. All’articolo 9-quater della legge del 9 agosto 2018, n. 96 al comma 1 sostituire la parola 'esclusivamente' con la seguente: 'anche'».
 
L'ultimo emendamento della lista dei segnalati, tra quelli in materia di gioco, ha invece a che fare con la lotteria del scontrini che, salvo ulteriori rinvii, sarà attivata il 1 gennaio del 2021 e, oltre a rappresentare una possibilità di vincita in denaro per tutti i consumatori è un gioco teso a combattere il fenomeno dell'evasione fiscale.
 
I senatori dem Alan Ferrari e Stefano Collina, a questo proposito, suggeriscono l'inserimento, nel Dl Agosto di una garanzia di partecipazione: ''Nel caso in cui i dati dei corrispettivi – si legge nell'emendamento - siano stati regolarmente memorizzati dall'esercente nel dispositivo telematico ma non risultino disponibili per l'Agenzia delle entrate ovvero non risultino da questa elaborabili per cause imputabili esclusivamente ad eventi accidentali ed imprevedibili compresi quelli intervenuti nel sistema tecnico di trasmissione, con provvedimento del direttore dell'Agenzia delle dogane e dei monopoli, d'intesa con il direttore dell'Agenzia delle entrate, sono stabilite le modalità e i termini per il recupero dei medesimi corrispettivi al fine della loro partecipazione alla prima estrazione successiva al corretto ricevimento dei dati, con integrale sollievo di responsabilità per l'esercente e per i soggetti terzi che a vario titolo intervengono nel sistema tecnico di trasmissione''.

 

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