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Durigon (Mef): 'Serve legge quadro di garanzia su tutto il territorio'

06 luglio 2021 - 10:17

Il sottosegretario al Mef Claudio Durigon ritiene auspicabile un incontro allargato a tutti i soggetti coinvolti prima della finanziaria per trovare una soluzione adeguata.

Scritto da Daniele Duso
Durigon (Mef): 'Serve legge quadro di garanzia su tutto il territorio'

 
Roma - "Finalmente si dibatte di un tema attorno al quale, al mio arrivo, ho trovato una resistenza ideologica. Una resistenza verso un settore che invece fa tanto, sia per l’economia che per combattere il gioco illegale. Ma ora c’è l’intento di dare una legge quadro, perché abbiamo capito che nelle regole non certe l’illegalità trova il suo territorio vincente". Questo l'incipit di Claudio Durigon, sottosegretario al Ministero dell'economia e delle finanza, titolare della delega ai giochi, in occasione della presentazione del Primo Rapporto di ricerca sul settore del gioco in Italia curato da Luiss Business School e Ipsos.
 
"Serve una legge quadro che possa dare una garanzia su tutto il territorio", ha dichiarato Durigon, "una legislazione che possa fare da riferimento per tutte le Regioni, e su questo lavoreremo insieme a Marcello Minenna e al ministro Maria Stella Gelmini. Ci sono poi le proroghe in scadenza, sicuramente sarà necessario portare le scadenze il più avanti possibile, per arrivare a quella legge finanziaria che può portare al rinnovo delle concessioni, perché attualmente non abbiamo a disposizione un criterio che possa dare la certezza di eliminare l’illegalità". 
 
"Il mio obiettivo è quello il portare una comunicazione diversa per portare una mentalità diversa verso questo settore. È stato ricordato che il gioco non è nato ieri, di questo bisogna tener conto per far capire quanto il gioco regolamentato può essere importante per la nostra società. Credo che sia auspicabile un momento di incontro allargato a tutti i soggetti coinvolti prima della finanziaria, e sono convinto che ci si arriverà grazie alla sinergia tra industria del gioco, Agenzia dei monopoli di stato, ministero e parlamento, per arrivare a una regolamentazione seria, equa, e che non possa consentire penetrazioni all'illegalità".

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