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Stabilità: As.Tro scrive ai Monopoli, "Gestore pronto a collaborare ma su regole chiare ed eque"

23 dicembre 2014 - 12:55

I gestori sono disponibili ad accettare la sfida che la legge di stabilità ha lanciato al comparto ma solo se le regole saranno chiare e ben definite. E' l'appello lanciato dall'associazione As.Tro all'Agenzia delle Dogane e dei Monopoli attraverso una lettera inviata al Direttore Giuseppe Peleggi nella quale l'organismo chiede una garanzia di ’equità’ nell’ambito della distribuzione dei sacrifici economici richiesti alla filiera, tutela della dignità imprenditoriale di una categoria di operatori a cui si deve l’odierno impatto di fiscalità del settore e che vengano risolte le problematiche generate dalle normative locali, limitative dell’installazione e dell’orario di esercizio delle apparecchiature da gioco lecito.

Scritto da Redazione GiocoNews.it
Stabilità: As.Tro scrive ai Monopoli, "Gestore pronto a collaborare ma su regole chiare ed eque"

"Il gestore - spiega l'associazione - è una figura imprenditoriale che dal 2004 ad oggi, si è reso artefice dell’allestimento ’concreto’ del sistema gioco lecito a mezzo di apparecchi omologati, acquistandoli, innovandoli periodicamente, realizzando la rete commerciale dei locali allacciati alla connessione telematica, ma soprattutto garantendo sia la performance di gettito del comparto, che la messa a disposizione dei concessionari di rete degli importi destinati all’Erario e all’Amministrazione finanziaria". Oggi sono 22.000 le unità addette nelle aziende di gestione, per un volume annuo di investimenti di circa 700 milioni (tra innovazione dei beni strumentali, immobilizzazione di liquidità per assicurare il “pay out” delle new slot e fideiussioni), unitamente alla capacità di rappresentare il 70% dell’intero parco “new slot” che genera Preu.
As.Tro auspica quindi che "il ruolo ’tecnico’ dell’Amministrazione, sia nell’ambito del provvedimento direttoriale attuativo della legge di stabilità, sia nell’ambito della ’creazione’ del decreto legislativo attuativo della delega fiscale", possa ribaltare uno "scenario normativo che contempla l’esproprio della marginalità operativa l’eliminazione della figura industriale del gestore. Si confida - conclude l’Associazione - sul fatto che il sistema legale di gioco non ambisca a privarsi, già da gennaio 2015, di tutto l’apporto operativo ed economico che attualmente viene garantito dai gestori".

 

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