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Pdl gioco Valle d'Aosta, sì del Consiglio: 'Salvi lotterie e Totocalcio'

11 luglio 2019 - 16:07

Il Consiglio della Valle d'Aosta approva proposta che modifica norme vigenti sul gioco escludendo da divieti lotterie, SuperEnalotto, Totocalcio e Totogol in bar e tabacchi.

Scritto da Redazione
Pdl gioco Valle d'Aosta, sì del Consiglio: 'Salvi lotterie e Totocalcio'

È arrivato nella seduta di oggi, 11 luglio, il sì del consiglio regionale della Valle d'Aosta alla proposta di legge “Modificazioni alla legge regionale 15 giugno 2015, n. 14 (Disposizioni in materia di prevenzione, contrasto e trattamento della dipendenza dal gioco d'azzardo patologico. Modificazioni alla legge regionale 29 marzo 2010, n. 11 (Politiche e iniziative regionali per la promozione della legalità e della sicurezza))”.

 

Il provvedimento, composto di tre articoli e sottoscritto da tutti i commissari - Luca Bianchi (UV), Patrizia Morelli (AV), Paolo Sammaritani e Andrea Manfrin (Lega VdA), Alessandro Nogara (AV), Flavio Peinetti (UV), Maria Luisa Russo (M5S) -, chiarisce l'ambito di applicazione dei divieti previsti per gli esercizi pubblici e commerciali, quali bar e tabacchini, con l'esclusione di lotterie, giochi numerici a quota fissa e a totalizzatore e i giochi del Totocalcio, del 9 e del Totogol.
 
'Si conclude oggi un lungo percorso. Il lavoro fatto negli anni va nella direzione di contenere il gioco d'azzardo, un fenomeno che cresce. Abbiamo fatto un buon lavoro per i valdostani'', commenta l'assessore alla Sanità Mauro Baccega.
 
Ritirato l’emendamento a firma di Jean Daudry (Uvp), che chiedeva di escludere dagli ambiti di applicazione della legge “i giochi sportivi, anche basati su scommesse”.
Per il capogruppo della Lega Valle d'Aosta Andrea Manfrin ''se approvato avrebbe distrutto il lavoro positivo fatto in Commissione. L'obiettivo è tutelare persone che rischiano di diventare ludopatici. Le scommesse virtuali, ippiche, sportive, le scommesse tout court mettono a rischio le fasce più deboli. Chi vuole giocare può farlo nei luoghi che rispettano la distanza di 500 metri dai luoghi sensibili. La sua è stata una mossa disperata che strizza l'occhio al suo elettorato. Che le sale scommesse possano riaprire per noi è escluso''.
Il presidente della quinta Commissione "Servizi sociali", Luca Bianchi (UV), ha relazionato in Aula spiegando: "La necessità dell'intervento deriva dal dubbio interpretativo insorto, in sede di applicazione della legge regionale n. 14/2015, in ordine all'assoggettamento ai limiti di distanza dei locali al cui interno siano collocati i cosiddetti corner destinati a giochi leciti diversi dalle "new slot" e dalle video lottery. In particolare, l'ampia definizione contenuta nell'articolo 2 sembrerebbe precludere, sulla base dell'interpretazione letterale, l'apertura e il mantenimento dei cosiddetti "corner", situati all'interno di esercizi pubblici e commerciali, ad esempio tabacchini e bar, qualora si trovino a distanze dai luoghi sensibili inferiori a quelle previste dalla legge, non solo ove destinati alle slot e alle video lottery, ma anche ad altre tipologie di gioco lecito in concessione statale come ad esempio le lotterie istantanee, i gratta e vinci e i giochi numerici a quota fissa, a totalizzatore e a base sportiva, come il lotto e il superenalotto e il totocalcio. Con la modifica concordata in sede di Commissione, si vuole quindi specificare con chiarezza tale disciplina al fine di non penalizzare oltre misura gli esercizi commerciali e soprattutto andare incontro alle Autorità di pubblica sicurezza che sono deputate al controllo del rispetto della legge. Ricordo che senza questa modifica anche questi giochi rientravano nei divieti".
 

Il consigliere Flavio Peinetti (UV) ha voluto ribadire che le modifiche "si sono rese necessarie per fronteggiare le possibili problematiche che un dubbio interpretativo avrebbe potuto sollevare, creando anche pesanti conseguenze. Il lavoro della Commissione è stato corale, volto a trovare un compromesso in una norma che va al di là dell'appartenenza a un movimento politico o a un altro, non vuole eliminare il gioco lecito, ma fissare in modo ben chiaro le regole. Con questo provvedimento non possiamo di certo pensare di debellare la ludopatia, ma è una buona base di partenza: è un tentativo di rendere meno collegati i cosiddetti luoghi sensibili alle attività dove si gioca e si scommette".

Il vicecapogruppo del M5S Luigi Vesan ha riferito: "Dalle cifre dell'Istituto superiore della sanità si evince che, a livello nazionale, i giocatori problematici sono circa 1 milione e mezzo; i minorenni (cui comunque il gioco d'azzardo è vietato) afflitti da gioco problematico sono circa 68 mila e il 79,6% di essi pratica soprattutto scommesse sportive. Non disponiamo di un dato specificamente valdostano, ma si possono stimare coinvolti circa 140 ragazzini. La Valle d'Aosta non è un'isola felice: siamo convinti che anche le scommesse sportive vadano tenute alla larga dai ragazzi, dai Serd, dalle strutture ospedaliere e da tutte le strutture individuate dalla legge. Insomma, se mai si dovesse rimettere mano alla legge, bisognerebbe applicare formulazioni ancora più restrittive".

La consigliera del M5S Maria Luisa Russo ha sostenuto che "tutti i commissari hanno lavorato insieme per compiere un percorso condiviso. Abbiamo voluto evitare di penalizzare gli esercizi commerciali, andando però incontro alle istanze della pubblica sicurezza. La quinta Commissione ha in effetti il compito di vigilare: allo stesso tempo, però, è giusto sottolineare come negli ultimi mesi abbiamo dedicato moltissime energie a questo tema. Quindi è importante che la Commissione possa dedicarsi anche ad altri temi legati alla sanità, proseguendo il suo lavoro e affrontando le altre criticità".

La consigliera di ADU-VdA Daria Pulz ha espresso "l'auspicio che lo Stato e la Regione perseguano una politica di riduzione del danno, ben diversa dall'inutile proibizionismo: la ludopatia è un enorme danno per le persone e per le famiglie. Dobbiamo ricondurre l'azzardo in poche sedi lecite, regolamentare il fenomeno e attivare campagne di informazione a tutti i livelli. Senza una formazione adeguata è impossibile far passare i contenuti innovativi di questa legge".

L'assessore Chantal Certan (AV) ha quindi sottolineato che "i dati in nostro possesso sono preoccupanti, come anche quelli per altre dipendenze che coinvolgono i giovani. Come amministratori, dobbiamo ascoltare il grido d'allarme degli educatori che ci parlano di sempre maggiori occasioni di isolamento: la ludopatia è proprio una deriva che porta alla perdita dei rapporti umani. Personalmente ho anche dei dubbi sull'avere "poche sedi lecite" per l'azzardo, che sono comunque pericolose e un business per pochi. Oggi perfezioniamo questa legge, e qui inizia il lavoro più duro: dobbiamo tenere alta la guardia. Occorre operare per creare una nuova cultura su questo tema attraverso una lotta a queste nuove forme di solitudine e una nuova, necessaria educazione delle famiglie".

Il capogruppo del Mouv', Stefano Ferrero, ha affermato: "Il nostro voto è favorevole, anche se ravvisiamo una punta di ipocrisia generale, perché il paziente più ludopatico in quest'ultimo decennio è stata la Regione autonoma Valle d'Aosta, che ha sborsato milioni di euro per una Casa da gioco e quasi tutti i Governi che si sono avvicendati sono quelli che hanno giocato di più sulla pelle dei valdostani".

La presidente del Consiglio Valle, Emily Rini (PNV-AC-FV), ha detto di votare "convintamente questa previsione normativa perché si dà una risposta concreta al territorio e ringrazio la Commissione per il lavoro svolto. Vorrei riallacciarmi al discorso fatto dall'assessore Baccega sul problema dell'abuso dell'alcol: siamo in emergenza su questa tematica e lo dico da amministratrice e da mamma. Sono sicura che questa sarà un'altra sfida che il Consiglio saprà cogliere".

Il capogruppo di Rete Civica-Alliance Citoyenne, Alberto Bertin, ha parlato di atto "che va nella direzione giusta e che conclude un percorso iniziato nel 2015, segno di una maggiore consapevolezza da parte di tutti riguardo al problema della ludopatia".

 

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