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Fase 3, dibattito in Conferenza delle Regioni su riapertura del gioco

11 giugno 2020 - 16:14

La bozza del nuovo Dpcm prevede che le attività di gioco possano riprendere ma parte del Governo si oppone: gli aggiornamenti in tempo reale.

Scritto da Amr
Fase 3, dibattito in Conferenza delle Regioni su riapertura del gioco

Dibattito in Conferenza delle Regioni sul nuovo Dpcm che entrerà in vigore il prossimo 15 giugno, quindi alla scadenza del "vecchio", e che disciplina la riapertura delle attività. Esso prevede che alcune, come le discoteche, dovranno aspettare fino al 14 luglio, mentre per il gioco non si prospettano ulteriori rinvii, anche se ci sono delle condizioni da rispettare.

Come si legge nella bozza, infatti, "le attività di sale giochi, sale scommesse e sale bingo possono essere svolte a condizione che le Regioni e le Province Autonome abbiano preventivamente accertato la compatibilità dello svolgimento delle suddette attività con l’andamento della situazione epidemiologica nei propri territori e che individuino i protocolli o le linee guida applicabili idonei a prevenire o ridurre il rischio di contagio nel settore di riferimento o in settori analoghi; detti protocolli o linee guida sono adottati dalle regioni o dalla Conferenza delle regioni e delle province autonome nel rispetto dei principi contenuti nei protocolli o nelle linee guida nazionali”. Il nuovo Dpcm, una volta pubblicato sulla Gazzetta ufficiale, avrà validità fino al 14 luglio.

Tuttavia, la strada non è spianata, e ci sono parti del Governo che sono contrarie alla riapertura del gioco già a partire dal 15 giugno, spingendosi a proporre una ulteriore sospensione senza scadenza e chiedendo protocolli ancora più stringenti. Proprio questo è il nodo da sciogliere in Conferenza delle Regioni, la cui seduta è stata infatti sospesa e sono in corso contatti con il Governo. 

La stessa bozza di Dpcm, inoltre, prevede che dal 12 giugno "gli eventi e le competizioni sportive – riconosciuti di interesse nazionale dal Comitato olimpico nazionale italiano (Coni), dal Comitato Italiano Paralimpico (Cip) e dalle rispettive federazioni, ovvero organizzati da organismi sportivi internazionali – sono consentiti a porte chiuse ovvero all’aperto senza la presenza di pubblico, nel rispetto dei protocolli emanati dalle rispettive Federazioni Sportive Nazionali, Discipline Sportive Associate ed Enti di Promozione Sportiva, al fine a prevenire o ridurre il rischio di diffusione del virus Covid-19 tra gli atleti, i tecnici, i dirigenti e tutti gli accompagnatori che vi partecipano". Le partite di Coppa Italia previste nel fine settimana, dunque, potranno essere disputate.

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