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Piemonte: Lega sospende Pdl gioco, in arrivo Ddl della Giunta

22 aprile 2021 - 13:45

La Lega sospende la Pdl Leone di fronte alla 'distorsione della democrazia' messa in atto dai 65mila emendamenti della sinistra, presto in esame un Ddl della Giunta.

Scritto da Daniele Duso
Piemonte: Lega sospende Pdl gioco, in arrivo Ddl della Giunta

Parte col botto il consiglio regionale del Piemonte. La seduta di oggi, 22 aprile, inizia normalmente, dopo la verifica da parte del presidente Stefano Allasia del numero legale. In base al regolamento, però, la proposta di legge per eliminare la retroattività della normativa vigente sul gioco, presentata dal leghista Claudio Leone, viene sospesa con l'obiettivo, da parte della maggioranza, di ripresentare a breve un disegno di legge leggermente modificato, ripartendo dalla commissione. La decisione è stata presa con 23 favorevoli e 17 non votanti.

Apre la seduta l'intervento di Alberto Preioni, della Lega, che chiede subito la sospensione progetto di legge in esame. "Chiediamo la sospensione. Non significa la cancellazione, ma un congelamento di un progetto di legge che tornerà. Una sospensione perché di fronte alla tutela del lavoro di 5000 persone l'opposizione ha risposto con un clic, perché così si tutela il lavoro: creando 65mila emendamenti con un semplice clic, senza entrare nel merito. Un numero che rappresenta una distorsione della democrazia".

Abbiamo respinto il secondo attacco del centrodestra che voleva abrogare una legge che funziona, quella sul contrasto alla diffusione del gioco d’azzardo, approvata nel 2016, una legge equilibrata che tutela salute e lavoro, una legge condivisa della quale avevamo discusso in tutte le sedi opportune e che contemperava entrambi gli aspetti” ha dichiarato il capogruppo Pd Raffaele Gallo.

La seduta quindi è stata interrotta per qualche minuto dopo poco più di mezz'ora, quando Sarah Disabato e i colleghi del M5S, che si dicono "fieri di aver presentato oltre 30mila emendamenti", sollevano in aria dei cartelli che inneggiano alla sconfitta della Lega. 
 
"Si scrive sospensione, ma di fatto si sente lo schiaffo - dice Grimaldi -. L'azzardo della Lega non ha pagato. Il capogruppo Preioni ha mandato in tilt l'intera maggioranza. Riflettete: è vero che sembra stiate tornando all'attacco, ma assomigliate a quei giocatori compulsivi che continuano a giocarsi tutto. Noi continuiamo a dirvelo: il gioco d'azzardo patologico è una malattia, e voi volevate cancellare tante delle ricerche e delle analisi di dati della vostra Giunta. Dialogate con i nostri uffici, con i Sert, con il Cnr. Noi non abbiamo la 'bestia', abbiamo la 'briciola', un software umano composto da tanti collaboratori".
 
"Onore ai colleghi della Lega - afferma Paolo Bongioanni (FdI) -, non è facile tornare sui propri passi. Non stiamo dando una risposta ai lavoratori. Non so se sono 5000, ma anche fosse uno, sarebbe importante dare una risposta. Dobbiamo tutelare i piemontesi, ma prima ancora dobbiamo tutelare i lavoratori. Lavoratori onesti. La maggioranza è estremamente coesa, ma proprio dal dialogo arrivano i risultati. Andate a vedere quanto abbiamo fatto nell'ultimo anno di legislatura, questa è la legislatura che ha prodotto più provvedimenti a tutela dei piemontesi e del territorio".
 
A confermare che la coalizione di centrodestra non è mai stata messa in dubbio ci pensa anche Paolo Ruzzola (Fi) che ha spiegato come "condividiamo e apprezziamo in modo importante la richiesta del presidente Preioni, ovvero sospendere la discussione per approfondire e migliorare il testo. Questo non è un passo indietro, ma un deciso passo avanti ed è un segnale che va colto in senso positivo anche dall’opposizione”.
 
Giorgio Bertola (M4o) ha sostenuto che la maggioranza “sospende la Pdl perché non ha i numeri: avete perso la scommessa” e ha sottolineato le spaccature tra i componenti del governo regionale stesso.
 
Claudio Leone, nel suo intervento, imbeccato più volte dalle minoranze, ribadisce che la sua Pdl non viene cancellata: "Siamo qui a difendere i piemontesi e il mondo del lavoro. Non è un ritiro, ma una sospensione, lo voglio sottolineare. È un provvedimento per quelle persone che chiedono risposte chiare sul lavoro e sulla salute".
 
 

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