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Ddl gioco Piemonte, sì a emendamenti su Gap e Comma 7

07 luglio 2021 - 07:15

Approvati i primi emendamenti al Ddl sul gioco del Piemonte dopo il 'canguro' della maggioranza, compresi quelli su contrasto al Gap, Comma 7 e distanze.

Scritto da Fm
Ddl gioco Piemonte, sì a emendamenti su Gap e Comma 7

Al consiglio regionale del Piemonte, inaspettato (o forse no) balzo in avanti dell'iter del disegno di legge della Giunta sul gioco, che si propone di elimininare la retroattività della legge n° 9 del 2016.

Dopo la decisione dell'Esecutivo di appellarsi al comma 6 dell'art. 84 del Regolamento del Consiglio - che permette di applicare il 'canguro' a tutti gli emendamenti dell'opposizione, ovvero di votare per primi gli emendamenti proposti dalla Giunta - e la decisione delle minoranze di occupare l'Aula per protesta, la discussione è proseguita molto più rapidamente delle scorse sedute.

Nel complesso, sono 19 gli emendamenti conclusivi presentati dalla Giunta, che fanno decadere buona parte dei circa 800mila emendamenti depositati dalle opposizioni alla legge sul contrasto al gioco patologico, recependo alcune delle istanze di minoranza.
 
Restano comunque circa 160 emendamenti da votare e discutere, con il contingentamento dei tempi.
La decisione della Giunta e della maggioranza è stata esplicitata ieri, prima in capigruppo e poi in Aula, nella seduta presieduta da Stefano Allasia. L’opposizione ha criticato la scelta e i rappresentanti di tutti i gruppi hanno obiettato il metodo, nonché la possibilità di eccepire la costituzionalità di alcuni emendamenti di Giunta.
Allasia ha anche specificato che per il contingentamento dei tempi sono previste 12 ore di discussione, 8 a disposizione complessivamente dei gruppi di maggioranza e 4 a quelli di opposizione.
 
La discussione è proseguita sino al tardo pomeriggio di ieri e sono stati approvati a maggioranza i primi emendamenti discussi.
 
Oggi, 7 luglio, la seduta riprende sempre con il solito programma - dalle 9.30 alla mezzanotte - e in concomitanza è previsto un nuovo presidio dei lavoratori del gicoo piemontesi sotto la sede di Palazzo Lascaris.
 
IL DIBATTITO - La seduta si è aperta con l'intervento di Grimaldi (Luv), che ha reiterato le critiche al presidente della Regione Alberto Cirio, stigmatizzando la sua assenza.
Quindi è cominciata la votazione degli emendamenti di Rossi (Pd) che introducono l'articolo dedicato al sostegno dei soggetti affetti da Gap e delle loro famiglie, quindi respinti. Stessa sorte per una serie di altri emendamenti delle minoranze, con parere contrario della Giunta.
L'emendamento dell'assessore alla Legalità Ricca che entro 60 giorni dall'approvazione della legge prevede il varo di un Piano sanitario per il contrasto al gioco patologico, con diversi tipi di iniziative per contenere l'impatto delle attività di gioco sul governo del territorio, servizi di consulenza e assistenza, attività di formazione e informazione.
Un articolo criticato da Bertola (M40): "Crea sconforto perché è pura ipocrisia, l'assessore alla Sanità non si è mai visto, non ha detto mai una parola su questo provvedimento, che non si occupa della salute dei cittadini piemontesi ma solo degli interessi di una lobby. Certe norme per la salute c'erano già nella legge del 2016. L'inerzia della Giunta sulla prevenzione del gioco patologico è evidente, dal 2019 ad oggi non sono state portate avanti le iniziative già previste, lasciando i fondi fermi. Cosa dovrebbe farmi pensare che lo farete adesso?".
Critiche poi riprese anche da Frediani (Gm), Sarno e Rossi (Pd), Magliano (Moderati), Di Sabato (M5S).
La Giunta quindi illustra emendamento all'articolo 6 sul divieto di accesso ai minori di 18 anni ad aree di gioco in sale bingo, slot, nei punti vendita di scommesse, nonché ai comma 7 (apparecchi senza vincita in denaro) ed altre iniziative, quali le attività di formazione ed educazione dei minori nelle scuole di ogni ordine e grado.
Sul divieto di utilizzo dei comma 7 interviene Bertola (M40) che ritiene tali tipi di apparecchi "molto pericolosi, ed equiparabili alle droghe pesanti".
L'emendamento della Giunta è stato approvato.
La seduta è stata sospesa per verificare alcuni emendamenti e poi ripresa sulla valutazione dell'articolo 7 dopo lo stop all'esame dell'articolo 6 ter, quindi nuovamente sospesa.
Alla ripresa dei lavori l'assessore Ricca ha illustrato l'emendamento conclusivo all'articolo 7 (che assorbe gli articoli 7 bis e 7 ter) sull'istituzione del logo regionale "Slot, no grazie" e della "Giornata Slot, no grazie", approvato.
Stessa sorte per l'emendamento conclusivo all'articolo 8, relativo all'istituzione di una sezione tematica dedicata al Gap in seno all'Osservatorio regionale sulle dipendenze, come pure per l'emendamento conclusivo all'articolo 9 della Giunta inerente i materiali informativi sui rischi di dipendenza dal Gap da distribuire nei locali di gioco e nelle Asl e le attività pubblicitarie connesse al settore.
 
La seduta è stata interrotta per la pausa pranzo ed è ripresa alle 15.40, per essere nuovamente sospesa pochi minuti dopo per consentire una riunione dei capigruppo della maggioranza e poi di nuovo rinviata alle 17 per il cambio d'aria in ossequio alle normative anti-Covid.
 
La seduta è ripresa dopo le 17 con la presentazione dell'emendamento conclusivo all'articolo 10 bis (che assorbe parte del precedente 10 bis e del 10 ter) a firma della Giunta che ferma la concessione di contributi e patrocini alle attività di gioco, poi approvato.
Ad esso è seguito l'emendamento conclusivo all'articolo 11 sulla promozione da parte della Regione di campagne di informazione e sensibilizzazione nelle scuole sulla percezione del rischio del gioco patologico, l'uso corretto del denaro per evitare l'esposizione all'usura.
Interviene per fare una precisazione a riguardo l'assessore con delega all'Antimafia Marrone (FdI) che ricorda due emendamenti da lui depositati prima del contingentamento, per salvaguardare lo strumento di deroga per i sindaci in materia di estensione di luoghi sensibili e limiti orari legandolo a esigenze di contrasto delle infiltrazioni della criminalità organizzata nel settore.
Emendamenti che non hanno raccolto il consenso di tutta la maggioranza, e che non figurano nell'emendamento conclusivo dell'Esecutivo.
"Una poderosa liberalizzazione può abbassare le difese di tutte le istituzioni nei confronti delle strategie della malavita organizzata e lasciare da soli gli amministratori locali", commenta, evidenziando che tale articolo non incontra il suo consenso.
L'intervento di Marrone ha scatenato i "ringraziamenti" delle opposizioni per le sue "parole di verità", e l'affondo di Grimaldi (Luv): "Ora che è stato esplicitato a verbale cosa facciamo? Quanto detto dall'assessore Marrone fa si che l'emendamento di Ricca non possa più essere considerato a nome della Giunta ma solo di un consigliere della maggioranza. Credo che questa discussione debba fernarsi e credo che siano venuti meno le ragioni del canguro e di quegli emendamenti".
Il capogruppo della Lega Preioni ribadisce che l'assessore Ricca ha una delega per presentare il provvedimento per l'Esecutivo e che viene riconosciuta la possibilità per i sindaci di esercitare il potere di ordinanza, ma  che non va data loro un'estrema responsabiltà: "Devono avere sotto controllo il territorio ma le situazioni sono molto delicate, non vogliamo sovraccaricarli di tematiche".
Da qui l'articolo 11 comma 2 per cui la "Regione attraverso la commissione Antimafia promuove appositi accordi con le Prefetture e le forze dell'ordine, quando ci sono dei casi specifici, ma non si va a colpire un intero settore", sottolinea.
L'assessore all'Urbanistica Carosso (Lega) specifica "che la posizione della Giunta è quella espressa dall'assessore Ricca, ma ovviamente l'assessore Marrone ha tutti i diritti per intervenire".
L'emendamento in questione poi è stato approvato.
Passando agli emendamenti dell'opposizione relativi all'articolo 11 bis, che disciplinano il terzo settore, se ne riscontra la decadenza.
Approvato anche l'emendamento conclusivo dell'articolo 11 quinques e sextes presentato dall'assessore Ricca. 
L'emendamento conclusivo all'articolo 12, relativo alle nuove aperture di sale o all'installazione di apparecchi per il gioco lecito, è stato sottoposto al voto segreto per la presenza di "elementi delicati e divisi per la maggioranza" con l'augurio da parte della minoranza "che qualche coscienza in più possa attivarsi". Prevede l'introduzione di un doppio distanziometro per i Comuni sopra e sotto i 5mila abitanti - rispettivamente di 400 e 250 metri -  e di una serie di luoghi sensibili comprensiva di chiese, ospedali e bancomat, viene vietato l'oscuramento delle vetrine.
L'emendamento è stato approvato con 23 voti a favore e due schede bianche.
 
Le votazioni sul Ddl della Giunta, che ora consta di 20 articoli,  sono poi proseguite nel resto della seduta.
 
 
 

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