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Relazione Nadef: 'Gettito gioco, nel 2020 giù del 36,3% rispetto al 2019'

01 ottobre 2021 - 09:36

La Relazione sulla Nota di aggiornamento del documento di economia e finanza 2021 fa il punto sulla flessione del gettito del gioco e i controlli svolti da Adm e Gdf.

Scritto da Redazione
Relazione Nadef: 'Gettito gioco, nel 2020 giù del 36,3% rispetto al 2019'

Com'è andato il settore del gioco nel 2020? E quali sono i risultati delle azioni di contrasto di quello illegale?

A dare risposta, e a mettere in fila i dati a riguardo, ci pensa la Relazione sulla Nota di aggiornamento del documento di economia e finanza 2021, fresca di pubblicazione sul sito del Senato, dopo l'approvazione da parte del Consiglio dei ministri e in vista del passaggio all'esame dei due rami del Parlamento il 6 ottobre.

Il focus di tale documento in primis si concentra sui dati e sulle attività di Agenzia delle dogane e dei monopoli.

Partiamo dal decremento del gettito rispetto al 2019, riconducibile nel complesso all’effetto della pandemia da Covid-19 e del lockdown.

Nel settore dei giochi, il risultato del 2020 è diminuito del 36,3 percento rispetto all'anno precedente. Tale trend è sostanzialmente connesso alla riduzione del gioco fisico in Italia, dovuto alle chiusure dei punti gioco sul territorio. Soprattutto lo switch off degli apparecchi Awp e Vlt che rappresentano le categorie di gioco che contribuiscono maggiormente al gettito, rappresenta il fattore più determinante nella riduzione delle entrate erariali del 2020. Tenuto conto anche della fiscalità dei modelli di gioco, il netto spostamento dei volumi di gioco verso il gioco digitale a distanza, non ha sortito, in termini di gettito erariale, contro bilanciamenti rispetto alla riduzione del gioco fisico”.
 
La Relazione quindi fa il punto sui fenomeni di evasione fiscale correlati, e sui comportamenti illeciti che spesso mirano ad aggirare le disposizioni e i vincoli del sistema concessorio, sia per sottrarsi al pagamento delle imposte, sia per occultare i destinatari dei relativi profitti.
“Le aree dell’illecito riscontrate riguardano essenzialmente il gioco fisico/gioco a distanza mediante i cosiddetti 'totem'; il gioco a distanza effettuato mediante i Ctd (Centri trasmissione dati) o i Pdr (Punti di ricarica); l’alterazione degli apparecchi da intrattenimento (Awp e Vlt). Alle sopraelencate fattispecie si aggiunge l’offerta di gioco illegale su siti web privi delle autorizzazioni previste”.
A tal proposito, nell’ambito del Copregi - il Comitato per la prevenzione e la repressione del gioco illegale, la sicurezza del gioco e la tutela dei minori presieduto dall'Agenzia delle dogane e dei monopoli - “nel corso del 2020, squadre operative, composte da funzionari dell’Agenzia e da agenti della Polizia di Stato, ufficiali dei Carabinieri e della Guardia di Finanza, hanno sottoposto a controllo numerose attività economiche che, all’esito di analisi di rischio effettuate sulla base delle informazioni raccolte, di riscontri sul territorio e di attività di coordinamento informativo ed operativo, sono risultate connotate da elevati indici di rischio per l’illecita accettazione di scommesse sportive. L’attività ha portato a controllare, dopo una selezione tra numerosi punti di raccolta del gioco, 158 locali. Nel periodo novembre-dicembre 2020, nell’ambito dell’operazione di polizia Frozen per il contrasto all’illecita raccolta di scommesse di gioco, in soli due giorni di controlli sono stati recuperati a tassazione circa 100 mila euro. Nel 2020 il numero dei controlli a livello nazionale sugli esercizi è diminuito del 70,1 per cento rispetto al 2019. Tale diminuzione è stata condizionata principalmente dal lockdown e dalla chiusura degli esercizi come previsto dal Dpcm 8 marzo 2020 e dal Dpcm 11 marzo 2020”.
Nel 2020, Adm ha comunque garantito un valido presidio nel settore giochi e dei tabacchi. “In particolare, su 70.531 esercizi censiti, ne sono stati controllati 10.458, per un imposta accertata di 87,78 milioni di euro” ed in parallelo “sono stati inibiti 297 siti web privi delle autorizzazioni previste”.
L’imposta accertata nel 2020, frutto dell’attività di contrasto all’evasione delle imposte nel settore giochi, fa registrare un aumento dell’81,1 percento rispetto al 2019.
 
L’ATTIVITÀ DELLA GUARDIA DI FINANZA – La Relazione poi offre una panoramica anche sui piani operativi “Giochi illegali” e “Scommesse illegali” della Guardia di finanza. Nel 2020 i controlli e le indagini contro il gioco illegale ed irregolare hanno permesso di irrogare sanzioni per 8,3 milioni, di denunciare 311 soggetti, di scoprire 275 agenzie clandestine e di constatare una base imponibile evasa ai fini dell’imposta unica per circa 500 milioni di euro.
 

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