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Nuova tassa sul betting, Commissione Ue: 'Nessuna restrizione dei diritti'

10 settembre 2020 - 10:10

Il commissario Ue per il Mercato interno, Breton, risponde all'interrogazione di Martusciello (Ppe) sulla liceità della nuova tassa dello 0,5 percento sulle scommesse.

Scritto da Fm
Nuova tassa sul betting, Commissione Ue: 'Nessuna restrizione dei diritti'

“La crisi del Covid-19 ha causato difficoltà senza precedenti alle imprese europee. Gli Stati membri sono intervenuti a sostegno di vari settori che hanno risentito negativamente delle attuali circostanze. Sebbene la Commissione continui a valutare le misure nazionali in materia di aiuti di Stato in rapporto alle norme europee in materia di concorrenza, le decisioni in merito alle rispettive misure nazionali in materia fiscale sono di competenza degli Stati membri, a condizione che essi agiscano nel rispetto del diritto dell'Unione europea. L'introduzione in Italia di un'imposta sul fatturato delle scommesse sportive nel settore del gioco d'azzardo non costituisce automaticamente una restrizione ingiustificata della libera prestazione dei servizi”.

 

Questa la risposta fornita dal commissario europeo per il Mercato interno, Thierry Breton, all'interrogazione presentata prima dell'estate alla Commissione Ue dall'eurodeputato del Partito popolare europeo Fulvio Martusciello per scongiurare in qualche modo l'attuazione della nuova tassa dello 0,5 percento sulla raccolta totale delle scommesse sportive istituita nell'ambito del decreto Rilancio per alimentare il fondo Salva sport.
 
Nella sua interrogazione Martusciello aveva sottolineato il “ruolo” del settore del gioco legale in Italia, "diventato nel corso degli anni una delle più importanti industrie della nostra economia, e non tanto per il fatturato che genera o per le tasse che assicura all'erario (circa 11 miliardi nel 2019), ma perché oggi la sola rete di vendita, costruita con passione e dedizione da migliaia di piccoli imprenditori e ferma ormai dagli inizi di marzo, impiega oltre 200 000 persone".
 
Un settore “punito” dal Governo con la nuova, ennesima tassa, definita dal'eurodeputato “ irragionevole, ma anche controproducente perché determinerebbe un incremento stimabile del 30 percento circa dell’attuale tassazione, costringendo gli operatori a scelte drastiche, con immediate ripercussioni negative sull'occupazione. Inoltre, una tassa del genere farebbe sí che i concessionari di tale servizio non siano più competitivi rispetto alla concorrenza illegale di chi usa conti stranieri e per cui non tassati dalla legge fiscale italiana".
 
Le rimostranze di Martusciello però non sono state ascoltate da Breton, che nella risposta ha rimarcato: “In assenza di una legislazione europea armonizzata sul gioco d'azzardo, gli Stati membri dispongono di ampia discrezionalità nella regolamentazione di tali servizi nel rispetto del diritto dell'Ue.
In particolare, ai sensi dell'articolo 401 della direttiva Iva, la direttiva stessa non vieta agli Stati membri di introdurre imposte sui giochi e sulle scommesse, purché la riscossione di tali imposte non dia luogo, negli scambi fra Stati membri, a formalità connesse con il passaggio di una frontiera. Le imprese secondo le quali una determinata misura costituisce una violazione dei loro diritti individuali ai sensi del diritto dell'Ue possono rivolgersi ai giudici nazionali per ottenere una pronuncia sulla fondatezza delle loro accuse.
In assenza di elementi indicanti una violazione del diritto dell'Ue da parte delle autorità italiane nel caso concreto, la Commissione non può adottare alcuna altra misura in merito”.
 
Ora non resta che vedere se le imprese citate da Breton decideranno di percorrere l'iter giudiziario per vedere riconosciuti i propri diritti.
 
Intanto, l'Agenzia delle dogane e dei monopoli, con una determina del direttore generale Marcello Minenna, ha definito le modalità dell'importo che i concessionari devono versare. La corresponsione della somma è imputata interamente sui giocatori risultati vincenti; l’importo complessivo da versare a cadenza quadrimestrale, è dato dalla somma degli importi calcolati mensilmente per ciascuna tipologia di gioco.
Il primo versamento deve essere effettuato entro il 30 novembre.
 

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