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'Cambiamo gli schemi - #Allacciamoli': il gioco in campo contro l'omofobia

23 febbraio 2015 - 11:19

Roma - Per sorprendere un avversario bisogna cambiare gli schemi. Nello sport come nella vita. Paddy Power, operatore nel mercato del gaming online di origine irlandese, insieme alle associazioni nazionali Arcilesbica e ArcigAy, lancia, per il secondo anno consecutivo, una campagna di sensibilizzazione contro l'omofobia e la lesbofobia e chiama a raccolta tutto il mondo dello sport nella lotta contro le discriminazioni e di cui è ambassador Radja Nainggolan.

Scritto da Cesare Antonini
'Cambiamo gli schemi - #Allacciamoli': il gioco in campo contro l'omofobia

Lo slogan scelto 'Cambiamo gli schemi - #Allacciamoli' - invita a un semplice gesto: indossare un paio di lacci color arcobaleno a sostegno dei diritti di tutti.

 

Il lancio delle attività della campagna è stato sancito con la presentazione ufficiale nella prestigiosa sala della Promoteca del Comune di Roma in occasione della conferenza stampa 'Lo sport contro l'omofobia', organizzata dalla presidenza dell'assemblea capitolina. Alla presenza di numerose autorità come il Sindaco di Roma Ignazio Marino e l'onorevole Valeria Baglio, presidente dell'assemblea capitolina. Aperto un tavolo di lavoro con l'obiettivo di sostenere attraverso lo sport e con lo sport il contrasto a qualsiasi forma di discriminazione per orientamento sessuale. La campagna prende così il via con il sostegno e l'impegno sancito dalle autorità lí presenti e si articolerà per una settimana da oggi al 2 marzo su canali online e offline dando seguito a quanto fatto nel 2014 visto anche l'enorme successo ottenuto sia in termini di adesioni che si visibilità mediatica.
 
GLI INTERVENTI - "Lo scorso anno con la prima edizione della campagna, abbiamo lancia o un messaggio forte e provocatorio che ha raccolto uno straordinario consenso. Oggi portiamo la campagna ad un livello successivo", afferma Alessandro Scordari, responsabile relazioni istituzionali di Paddy Power Italia - quello di fare sistema con le diverse istituzioni coinvolte affinché il messaggio di contrasto diventi ancora più concreto. Proprio in quest'ottica perché il 2015 avviamo l'obiettivo Di arrivare all'istituzione dell'Osservatorio sul fenomeno del l'omofobia nello sport. Un progetto che vuole affermare come lo sport debba essere sempre più rappresentativo  di un mondo accogliente, positivo e libero da discriminazioni di ogni tipo".
 
"Il cambiamento culturale, la distruzione di pregiudizi e stereotipi è una responsabilità di tutti e tutte, istituzioni e anche attori economici, professionisti e cittadini", sottolinea Paola Brandolini, presidente Arcilesbica. "Questa campagna mette al centro proprio questo. Indossar i laccetti per squadre e atleti significa assumersi la responsabilità di contribuire al cambiamento degli schemi culturali che quando avverrà in modo vero, renderà migliore la vita di lesbiche e gay non solo in campo ma anche fuori, bella vita di tutti i giorni. Il premio più grande è la libertà è il rispetto per le scelte della citando ognuno".
"La cultura dell'inclusione e del rispetto - interviene Flavio Romani, presidente Arcigay - è senza dubbio uno degli antidoti più efficaci contro l'omofobia. Allacciare un paio di lacci Rainbow alle proprie scarpe è un gesto semplice ma attraverso il quale passa un messaggio di accoglienza importantissimo che riduce la distanza tra gay e lesbiche e gli ambienti in cui trascorrono la loro quotidianità. Vedere il campione che si tifa indossare i laccetti può aiutare gli sportivi che faticano a dichiarare il loro orientamento sessuale e modifica gli ambienti". 

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