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Tar Lazio: 'Monopoli e concessionari forniscano nuova documentazione su tassa 500 milioni'

20 luglio 2015 - 11:09

Occorre richiedere all’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli di depositare in giudizio una dettagliata relazione, per quanto di propria conoscenza, in ordine all’aggregazione dei suddetti dati richiesti al concessionario ricorrente per l’intero settore dei giochi in discorso, nonché comprensiva di ogni ulteriore eventuale chiarimento sull’incidenza dell’intervento legislativo sui margini di redditività delle imprese del settore. Il Tar Lazio ha dato 20 giorni di tempo per integrare la documentazione (dalla comunicazione amministrativa) ai gestori che hanno impugnato la 'tassa da 500 milioni' contenuta nella legge di Stabilità.

Scritto da Redazione GiocoNews
Tar Lazio: 'Monopoli e concessionari forniscano nuova documentazione su tassa 500 milioni'

 

L'udienza per per la prosecuzione del giudizio è fissata al 21 ottobre 2015.

 

LA DOCUMENTAZIONE - "Occorre richiedere al concessionario ricorrente di depositare in giudizio: A) copia del conto economico relativo al bilancio al 31 dicembre 2013 e copia del conto economico relativo al bilancio al 31 dicembre 2014, ove approvato dall’Assemblea ordinaria, accompagnato da una tabella riassuntiva, per ciascuno dei due anni, del valore aggiunto (intendendosi per tale il valore della produzione al netto del costo delle materie prime consumate e del costo dei servizi esterni e di altri eventuali costi di gestione), del margine operativo lordo (intendendosi per tale il valore aggiunto al netto del costo del lavoro) e del risultato operativo (intendendosi per tale il margine operativo lordo al netto degli ammortamenti e degli accantonamenti della gestione tipica); B) una tabella riassuntiva dei compensi complessivamente riconosciuti negli anni 2013 e 2014 agli altri operatori della propria filiera, con espressa indicazione circa l’appostazione degli stessi nel conto economico tra i costi della produzione e, in particolare, tra i costi per servizi o in altra voce", evidenziano i giudici in una serie di ordinanze gemelle rivolte a svariati concessionari.

 

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