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Tedeschini: 'Soddisfatti per parere avvocatura Ue, fiducia su sentenza'

07 aprile 2022 - 15:17

Il legale Federico Tedeschini, tra gli autori dei ricorsi giunti in Corte di giustizia europea sulla Tassa dei 500 milioni, si dice ottimista sull'esito del procedimento.

Scritto da Ac
Tedeschini: 'Soddisfatti per parere avvocatura Ue, fiducia su sentenza'

“Siamo molto soddisfatti del parere che è stato espresso oggi dall'avvocato generale comunitario in quanto sono state recepite gran parte delle nostre osservazioni. Non possiamo certo dire che il risultato fosse inatteso, in quanto abbiamo sempre creduto nella possibilità di accoglimento dei nostri riscorsi, ma se – come è lecito attendersi – la Corte dovesse recepire per intero le argomentazioni dell'avvocatura, questo significherebbe che la nostra impostazione è stata sostanzialmente recepita”. Così il legale Federico Tedeschini, commenta a GiocoNews.it le conclusioni di oggi dell'avvocato generale della Corte di giustizia europea Athanasios Rantos, nell'ambito dei vari ricorsi (poi unificati) presentati tribunale europeo da diversi concessionari di gioco italiani contro la "tassa sui 500 milioni".

“In particolare, sulla prima questione pregiudiziale, è stato sancito come la normativa oggetto del contendere abbia causatao una restrizione alla libertà garantita dai trattati europei – spiega ancora Tedeschini – oltre ad aver sancito che la questione in oggetto ha rilievo europeo e non solo italiano visto che le società colpite, cioè i concessionari di rete, sono in molti casi delle società partecipate da soggetti internazionali. Secondo l'avvocatura, in effetti, si configura una restrizione della libertà e spetta dunque al giudice nazionale verificare se le modalità utilizzate possano davvero violare le norme”.

Da qui il giudizio positivo del legale romano: “Quello che mi aspetto, ora, è che se la Corte europea - come avviene nel 90 percento dei casi - accetta le conclusioni dell'avvocato generale facendole proprie, il Consiglio di Stato non potrà non prenderne atto accogliendo il ricorso degli appellanti”.
Questo potrebbe dunque significare che, in caso di vittoria dei ricorrenti, lo Stato dovrebbe andare a risarcire il concessionario che ha versato le quote ritenute illegittime, ma comunque erogate per non incorrere in sanzioni.
Secondo la prassi istituzionale e il normale iter amministrativo, la pronuncia della Corte potrebbe arrivare nel giro di un paio di mesi, attraverso un'udienza che dovrebbe svolgersi prima dell'estate: quindi la sentenza definitiva del Consiglio di Stato potrebbe arrivare appena dopo la stagione estiva.

 

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