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Regione Liguria al lavoro sul gioco: approvato progetto di legge contro pubblicità

26 aprile 2012 - 15:31

E' stato approvato all’unanimità dal Consiglio regionale della Liguria il progetto di legge rivolto alle Camere: “Norme contro la pubblicità dei giochi con corresponsione di premi in denaro e per la prevenzione del gioco patologico”, firmato dai consiglieri Lorenzo Basso (Pd) e Massimo Donzella (Noi per Claudio Burlando). Massimo Donzella ha sottolineato: «E’ un tema attuale in quanto c’è un dibattito nazionale che coinvolge la Conferenza delle regioni e viene trattato anche attraverso la delega fiscale al Governo che ha per oggetto i giochi pubblici chiede disposizioni per evitare la ludopatia. Pur essendo importante una legge che contrasti questo fenomeno riteniamo che il provvedimento presentato oggi sia più rigoroso e preciso e di maggior tutela. L’ampliamento che ha avuto questo fenomeno incide in modo devastante nel campo sociale dei costi e delle dipendenze. E non è tutto: il consiglio regionale approva proposte di legge per limitare sale giochi, vietare slot e fare prevenzione Regione Umbria: Udc pronto a presentate legge contro dipendenza da gioco

Scritto da Sara

Oggi quasi un milione di persone sono dipendenti dal gioco, parliamo di giocatore compulsivo che non riesce a contenere istinti con conseguenze negative verso se stessi e famiglia. Noi con questa legge vo9gliamo che sia vietata in tutti i modi la pubblicità. Ci sono espressioni dle tipo “gioca in modo responsabile” che sono palliativi che non si possono accettare. In più – conclude - rispetto a quanto trattato dal Parlamento, vogliamo che il divieto per i minori sia rigoroso».
L’assessore ai Servizi sociali Lorena Rambaudi, dopo aver annunciato la propria condivisione sull’iniziativa, ha annunciato che la relazione sul tema già affrontato nella Conferenza dei presidenti verrà inviata a tutit i consiglieri regionali .
Sono intervenuti dichiarando il proprio voto favorevole Gino Garibaldi (Pdl) Francesco Bruzzone (Lega Nord Liguria-Padania) e Aldo Siri (Liste civiche per Biasotti presidente).
La legge stabilisce il divieto della propaganda pubblicitaria dei giochi e ogni forma di pubblicità sulla rete Internet, al di fuori dei siti che offrono direttamente il servizio di gioco on line. Chiunque trasgredisca al divieto previsto dal comma 1 è soggetto ad una sanzione amministrativa da euro 10.000 a euro 100.000.
La proposta prevede l’obbligo di avvisi informativi dal 1º giugno 2012: su ciascun lato dei tagliandi relativi a giochi posti in vendita al pubblico deve essere riportata a stampa e in modo da coprire almeno il 20 per cento della superficie totale, una delle seguenti avvertenze: l’abuso di gioco provoca dipendenza; il gioco eccessivo può ridurti in povertà; questo gioco può nuocere alla tua salute; proteggi la tua famiglia: non rovinarti giocando; il tuo medico può aiutarti a smettere di giocare. I gestori, inoltre devono esporre nei locali in cui vengono posti in vendita giochi, in maniera chiara e visibile, cartelli recanti uno degli avvisi suddetti. Le stesse avvertenze devono essere esposte su ogni apparecchio del tipo “newslot” Qualora in un singolo locale siano presenti più punti vendita di giochi i cartelli di cui al comma 2 devono essere esposti su ogni punto vendita. È fatto divieto di partecipare ai giochi ai minorenni e il titolare di esercizio commerciale o punto di offerta del gioco che consente la partecipazione ai giochi a soggetti minori di anni diciotto è punito con una sanzione da euro 5.000 a euro 20.000. È prevista, in caso di violazione, la chiusura dell’esercizio commerciale o del punto di offerta del gioco da dieci a trenta giorni. In caso di reiterazione per almeno tre volte in tre anni della violazione sono revocate licenze ed ogni autorizzazione amministrativa.
La proposta di legge stabilisce, inoltre, che una quota non inferiore al 3% degli introiti derivanti all’Erario dal comparto giochi è devoluta ad uno speciale Fondo contro la dipendenza da gioco, da istituirsi attraverso un decreto del Ministero della Salute, una quota non inferiore al 3% degli introiti derivanti all’Erario dal comparto giochi è devoluta al Fondo di solidarietà per le vittime delle richieste estorsive e dell'usura e, infine, una quota pari al 30% delle somme derivanti dalle sanzioni amministrative comminate per violazione della presente legge e di ogni altra normativa relativa ai giochi è devoluta in egual misura al Fondo contro la dipendenza da gioco e al Fondo di solidarietà per le vittime delle richieste estorsive e dell'usura.

 

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