skin

Bolzano va avanti con la legge 'anti slot': Curcio (Sapar) "Forte matrice politica"

01 dicembre 2012 - 10:13

Il Presidente della Provincia di Bolzano Durnwalder, nell’incontro avuto con il Presidente Raffaele Curcio, il Presidente Onorario Lorenzo Musicco, i Consiglieri nazionali Giancarlo e Giacinto Alberini, ha confermato che la nuova legge provinciale, per la quale tutti gli apparecchi da gioco installati in un raggio di 300 metri dai “luoghi sensibili” (scuole, chiese, ecc.) dovranno essere rimossi entro dal 15 dicembre, dovrà essere rispettata.  New slot e vlt: le nuove regole in vigore con il Decreto Balduzzi dal 1° gennaio 2013

Scritto da Sm

“Il Presidente Durnwalder – afferma il Presidente Raffaele Curcio – ha tenuto a farci presente che egli stesso è perfettamente consapevole che tale provvedimento non risolve il problema alla radice, in quanto le altre offerte di gioco rimangono e, soprattutto, resta quella del gioco online, che è del tutto incontrollabile. Pertanto, ci ha confermato Durnwalder, la legge in oggetto non è stata una sua iniziativa, ma della Giunta, ed ha una forte matrice politica per far fronte alle costanti pressioni esercitate da più parti.

Resta il fatto che la strada del dialogo si è rivelata purtroppo inutile. A nulla è servito far presente che l’attività di raccolta del gioco, essendo gestita e tutelata dello Stato, non può essere soggetta a provvedimenti che vadano oltre quelli emanati a livello nazionale. Né tanto meno è servito rappresentare le pesantissime conseguenze che il provvedimento avrà sulle imprese di settore e sugli esercizi pubblici e commerciali, giacchè un vincolo come quello dei 300 metri finisce col mettere al bando un gran numero di apparecchi e, aspetto non meno importante, col favorire il ritorno del gioco illegale negli spazi lasciati vuoti dall’offerta lecita, con ricadute pesantissime e gravissime anche sul gettito e sulla tutela dei giocatori e minori.

A questo punto non ci resta che impugnare la legge provinciale nelle sedi competenti, anche se ciò mi dà una grande amarezza, perché è inaccettabile che il confronto fra l’industria di settore e le amministrazioni locali debba risolversi nelle aule dei tribunali e che questo confronto debba assumere i toni della sfida. Comunque, noi seguiremo la nostra strada, convinti come sempre che il proibizionismo è la soluzione peggiore per tutti.”

Articoli correlati