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New slot: As.Tro, “E' il momento di pensare alla tassa sul cassetto”

21 febbraio 2013 - 18:03

“Anche il più 'mirabolante' apparecchio che si dovesse mai concepire dovrà pur sempre sottoporsi al gradimento di una utenza con denari contati, ad un crescente antagonismo da parte degli Enti locali, e soddisfare una pretesa erariale che – tra Preu e ordinaria tassazione – non lascia mai alle imprese di gestione un utile di gestione maggiore dello 0,5 percento del coin in”. Così l'associazione degli operatori del gioco lecito ribadisce i propri principi rispetto al cambio macchine che il settore si prepara ad affrontare, lanciando però uno spunto riguardo alla rivisitazione della tassazione: “Di fronte a tale scenario – scrive As.Tro - diventa fisiologico il ricorso anche alla leva fiscale per consentire al sistema di non perdere gli operatori per strada, e quindi traguardare una riforma tecnica sulla sicurezza che possa ancora contare su un numero adeguato di apparecchi e di gestori, in grado di mantenere un importante gettito erariale”. New slot3: debutto d'autunno per le nuove macchine, via ai tavoli tecnici di filiera Lecco, Consiglio Comunale: ancora polemiche sulle sale slot

Scritto da Redazione GiocoNews

Oggi, il Preu sul coin in “è un meccanismo tributario che non garantisce più sviluppo al comparto, soffocato da fattori di abbattimento dei ricavi, che appiattiscono la qualità perseguibile da parte delle aziende, limitano l’accesso al credito, e rendono fuori controllo i costi di gestione”, per questo sarebbe meglio pensare a una tassazione applicata “al cassetto”, per “calibrare l’esposizione fiscale all’effettivo incasso, si fa quindi promotrice di un percorso volto a delineare in tutti i consessi Istituzionali una riforma ispirata a tale novità”.
In particolare, si propone che anche la questione “fiscale” assurga al rango di requisito tecnico dell’apparecchio, posto che gli attuali margini “risicati” di utile impongono di concepire la performance della slot non più “solo” sotto il profilo della sua capacità di raccolta, bensì sotto il profilo di “quanto può remunerare in concreto la filiera gestionale.

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