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Tar di Trento, accolti ricorsi su slot e luoghi sensibili: “Regolamento troppo stringente”

28 febbraio 2013 - 14:17

I giardini, i parchi, le chiese, i cimiteri e i poliambulatori non possono essere considerati ‘luoghi sensibili’: così si è espresso il Tar di Trento in merito al ricorso presentato da un concessionario (Lottomatica nello specifico) contro la Provincia autonoma di Trento e il Comune di Riva del Garda, che un anno fa ha emesso una deliberazione tesa a limitare l’insediamento di nuovi apparecchi da gioco sul territorio comunale. Relazione Dis a Parlamento: all'attenzione anche il settore del gioco Controreplica di Stanleybet ad Assosnai: "Amnesie sul Tar Lazio"

Scritto da Francesca Mancosu

Secondo il Tar Trentino, ad essere definiti ‘sensibili’ possono essere solo i luoghi di aggregazione “frequentati, se non esclusivamente, almeno prevalentemente dalle fasce più deboli e influenzabili della popolazione: giovani, anziani e persone svantaggiate o malate”, vittime potenziali delle ludopatia. Quindi, sono inclusi nell’elenco suddetto anche biblioteche, palestre, centri sportivi, parchi giochi, piscina, oratori, circoli anziani, Ser.T e stazione delle autocorriere.

L'ALTRA PRONUNCIA - Sulla stessa linea un’altra sentenza del Tar di Trento, che ha parzialmente accolto le istanze della Euromatic srl, contro l’Istituto Comprensivo Scuola Primaria e Secondaria ‘Ladino di Fassa’, la Provincia autonoma di Trento, e il Comune di Campitello di Fassa, per l’annullamento della deliberazione ‘Limitazioni alla collocazione di apparecchi da gioco sul territorio comunale’ e di tutti gli atti connessi al procedimento, che di fatto proibisce.

Tale regolamento, secondo i giudici del Tar, sarebbe troppo stringente: “nel territorio comunale non rimarrebbe alcuna zona utile che non sia entro la fascia di rispetto di 300 metri dai siti ‘sensibili’ elencati nella deliberazione impugnata, cosicché la limitazione si tradurrebbe in un vero e proprio divieto assoluto e generalizzato ad installare questi apparecchi”, in aperto conflitto con l’articolo 41 della Costituzione sulla lesione della libertà di iniziativa economica.

Nelle prossime settimane si attendono nuove sentenze sul proliferare delle ordinanze comunali no slot. Solo a Trento, il prossimo 7 marzo, il Tar esaminerà ben tre ricorsi.

 

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