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Marini (Gmatica): “Margini per riorganizzazione dell’offerta ma non solo delle Awp”

15 marzo 2013 - 09:25

Rimini - “La ricollocazione della rete distributiva del gioco pubblico, oltre ad essere inevitabile in quanto dettata dalla Legge, è sicuramente sensata se si guardano le realtà degli altri paesi europei, dove la rete degli apparecchi ha dimensioni più esigue. Inoltre appare anche sostenibile una riorganizzazione e un ritocco che, entro un limite ben definito, non avrebbe un forte impatto sulla filiera. Occorre non dimenticare mai, tuttavia, che il presidio del territorio da parte del gioco legale è un presupposto fondamentale per evitare il dilagare del gioco illegale che consideriamo la vera piaga di questo settore”. A parlare è Matteo Marini, presidente del concessionario Gmatica, che guarda però anche al mercato delle vlt. Schiavolin (Cogetech): “Ricollocazione del gioco non solo per le Awp, occasione di confronto per la filiera” Pucci (As.Tro): "Ricollocazione del gioco tenga conto dell'unica offerta light di intrattenimento"

Scritto da Alessio Crisantemi

“E' evidente tuttavia che una ricollocazione avrebbe senso, a livello di responsabilità sociale, se si interviene anche in tutti gli  altri segmenti del gioco pubblico: dal Lotto al Superenalotto, dal Gratta e Vinci alle scommesse. Se si parla di riorganizzazione della rete distributiva dell’offerta di gioco, non si può prendere in considerazione solo il segmento degli apparecchi. Per quanto riguarda le videolottery, in particolare, le possibilità di intervento di sono e andrebbero valutate. Per esempio, intervenendo sul numero delle sale attive in un territorio, rendendo proporzionale il numero di location agli abitanti di una comunità, magari concentrando l'offerta in locali di maggiori dimensioni e con alti criteri di affidabilità. In questo modo si eviterebbe il proliferare di sale con le conseguenze negative sia in termini di possibilità di controllo che di impatto visivo.”.

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