skin

Enada Rimini, e che primavera sia!

19 marzo 2014 - 09:52

A Enada per sperare che arrivi davvero la primavera. Il gioco di parole per introdurre la fiera di Rimini parafrasandone il nome è scontato. E banale, pure. Ma mai come questa volta così attuale. In un momento in cui una parte degli addetti ai lavori teme l'arrivo del tramonto sul settore, le speranze per il futuro sono proprio quelle di poter ritrovare, e a breve, la bella stagione.

Scritto da Alessio Crisantemi
Enada Rimini, e che primavera sia!

Senza bisogno di tornare all'età dell'oro, quando gli ampi margini consentivano anche gestioni aziendali più leggere e investimenti anche più azzardati. In molti si accontenterebbero di tornare alla sostanziale stabilità di qualche mese addietro. Prima cioè che iniziassero le guerre sui territori, con le amministrazioni locali contro le slot, e tutto mentre la raccolta iniziava a tirare il freno. Riducendo drasticamente le aspettative degli operatori, oltre a rendere impossibile programmare anche l'immediato futuro. E l'edizione di quest'anno della fiera di Rimini suona un po' come la resa dei conti. Per capire se il comparto ha ancora una valenza industriale e provare a guardare dove si sta andando.

 

 

L’ANALISI DI CURCIO - A descrivere la situazione di caos che sta vivendo il settore e le attese degli operatori, anche riferite a questa edizione di Enada, è il presidente di Sapar Raffaele Curcio: “Il momento non è affatto facile e quello che ci auguriamo è che si possa arrivare a una riflessione più pacata da parte di tutti i soggetti coinvolti nel settore, nelle istituzioni e nella politica sul settore delle new slot. Di fronte a un ulteriore rinnovo del governo non possiamo che augurarci di avere una interlocuzione più pacata con la politica. C’è un bisogno impellente di un tavolo di confronto con le istituzioni e l’amministrazione sul tema della questione territoriale. Non si può pensare di prendere decisioni sul settore senza tenere in considerazione le richieste degli operatori che hanno investito nel gioco lecito e che si trovano a pagare uno scotto molto alto”. E sarà dunque questo il vero leitmotiv di questa edizione di Enada: “In fiera cercheremo di fare degli incontri e delle discussioni il cui obiettivo è creare e ottenere una maggiore interlocuzione con la politica. Non ci sottraiamo alle nostre responsabilità, ma vogliamo che ci siano garanzie per tutti, anche per le aziende. Se qualcuno in questo momento vuole distruggere una parte della filiera del gioco, si dovrà assumere la responsabilità di annullare un comparto economico che, come forse pochi altri in questo momento, sta garantendo occupazione a migliaia di persone, oltre a cospicue entrate erariali. Per questa ragione durante Enada organizzeremo convegni che punteranno proprio a creare un dibattito con l'obiettivo di provare a diradare le nebbie che ci sono”.

 

IL GIOCO ILLEGALE - Ma oltre alla nebbia, nel settore, c'è anche il buio. O, per meglio, dire, il 'nero'. Con il problema di un tempo che sta tornando ad affiorare in questi ultimi mesi. Ovvero, il dilagare dell'illegalità. Sì, perché quello di cui non si rendono conto i (tanti) detrattori del gioco pubblico, è che vietando l'attività di gioco lecito, si lascia spazio all'offerta illegale. Un punto sul quale Curcio pone particolarmente l'accento: “Il ritorno all’illegalità è già in atto e mi sembra che sia preso sottogamba dalle istituzioni. Qui si sta facendo una guerra a tutto campo contro un solo settore del gioco, quello delle new slot, ma senza considerare le conseguenze. Anche i numeri che si danno del settore non riflettono la realtà. Ci vuole più approfondimento e serietà, più informazione e, quindi, una vera e propria educazione. Cerchiamo di approcciare l’argomento in maniera seria e degna di un paese civile. Si stanno chiudendo gli occhi su tutto l’azzardo che c’è in Italia, mentre si va contro il gioco lecito. Dove sono scomparsi gli apparecchi regolari c’è stata una ricomparsa di quelli irregolari. Era questo che volevano gli amministratori locali che hanno sparato contro il settore?”.

 

LA PUBBLICITA' - Anche sulla pubblicità, secondo il presidente Sapar, bisognerebbe fare un discorso a parte. “È uscito il decreto Balduzzi, lo scorso anno, che vieta la pubblicità sul gioco, ma negli ultimi tempi è aumentata la pubblicità sul gioco online. Siamo di fronte a un paradosso, visto che, in virtù di questa legge, se manca un cartello informativo in prossimità di una slot, le multe sono esorbitanti. Quindi o si tratta di una guerra strumentale o c’è una profonda mancanza di conoscenza da parte di chi fa le leggi. E non so davvero quale risposta potrebbe essere peggiore”.

Tra le tante situazioni delicate – se non addirittura critiche, come quella del comma 7 che raccontiamo nelle pagine seguenti – tuttavia, a riportare il sorriso agli operatori del settore (e non solo) è la vetrina organizzata all'interno della fiera dedicata al flipper sportivo; con l'organizzazione, per la prima volta in assoluto nel nostro paese, del Campionato Europeo di flipper, ospitato proprio da Enada Primavera. “Come Sapar siamo stati più che felici di patrocinare l’Europeo di flipper, poiché la nostra fiera è nata con l’intrattenimento puro e continuerà a svolgere la sua funzione istituzionale. Ci auguriamo vivamente che possa essere la spinta per una crescita di eventi di questo tipo, e magari nel prossimo futuro anche di ospitare i Mondiali di flipper”.

 

LE 26 PRIMAVERE DI ENADA A RIMINI - Le difficoltà sopra descritte ed evidenziate dal presidente dell'associazione organizzatrice di Enada, non sono certo una questione interna ma una realtà generale. Al punto che nella campagna di comunicazione che ha accompagnato la fiera durante gli ultimi mesi è campeggiato lo slogan: ‘Il settore scommette sul futuro’. A evidenziare come, nonostante il non facile momento, il mondo del gioco e dell’intrattenimento riesce ancora a scommettere sullo sviluppo del comparto dandosi appuntamento alla kermesse di Rimini che celebra quest'anno la sua 26esima edizione. Ma non senza cambiamenti. Anche se la fiera continua concentrarsi su tre giornate feriali, per “allinearsi con le altre fiere internazionali di settore e profilare al meglio i visitatori professionali, nella convinta volontà di stimolare le relazioni business”, come spiegano dall'organizzazione, la novità è nella disposizione dell'area espositiva, che quest'anno occuperà i quattro padiglioni gemelli del lato ovest. Per “garantire un flusso di visitatori più razionale”, e con la fiera che si adatta e si rimodula sulle esigenze del mercato, e soprattutto, su quelle dei suoi operatori.

Articoli correlati