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Milano, CdS accoglie ricorso del Comune e conferma chiusura sala slot di corso Vercelli

18 giugno 2014 - 15:33

La sala slot di Corso Vercelli a Milano dovrà restare chiusa fino al prossimo 7 agosto, come previsto dall’ordinanza comunale dello scorso febbraio: è quanto ha deciso il Consiglio di Stato, che con un’ordinanza ha annullato la decisione del Tar Lombardia e accolto l’appello dell’amministrazione locale.

Scritto da Amr
Milano, CdS accoglie ricorso del Comune e conferma chiusura sala slot di corso Vercelli

 

 

LE MOTIVAZIONI – I giudici di Palazzo Spada rilevano che l’appello incidentale della Regione non appare tardivo, dovendosi applicare il termine lungo ex art. 62 cod. proc. amm. di 60 giorni dalla pubblicazione, nel caso di specie rispettato (l’ordinanza è stata infatti pubblicata il 13 marzo 2014, mentre l’appello è stato spedito per la notificazione il 2 maggio successivo) e considerano che “nella presente fase cautelare possono essere apprezzati in senso favorevole alle amministrazioni odierne appellanti i profili, che emergono dal complessivo tenore motivazionale dell’ordinanza impugnata, concernenti il rispetto delle distanze fissate dal legislatore regionale da “luoghi sensibili” (art. 5 l. reg. n. 8/2013) e la potestà del Comune di incidere sui profili commerciali dell’attività in contestazione e sul relativo titolo edilizio, vale a dire su profili non valutati nelle autorizzazioni di polizia”. L’assunto dell’immediata applicabilità della citata disposizione del legislatore lombardo, secondo il CdS, non è “del tutto privo di fondamento, visto che sussiste un contrasto di giurisprudenza cautelare presso lo stesso Tar di Milano in ordine a tale questione”. Il CdS rileva inoltre che “le predette società hanno finora beneficiato della sospensione degli effetti del provvedimento sindacale, per effetto dell’ordinanza qui appellata, ed inoltre che il merito in primo grado è fissato all’8 ottobre 2014, per cui appaiono allo stato prevalenti le esigenze di tutela degli interessi pubblici esternati nel predetto provvedimento”.

 

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