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Dati sul gioco patologico il Liguria: As.tro "Il capolavoro del distanziometro metrico"

25 novembre 2014 - 15:38

L’associazione As.Tro commenta i dati della Liguria diffusi questa mattina. “Malati di Gap in Liguria nel 2011: 116. Data di entrata in vigore del distanziometro metrico regionale: 30.04.2012.

Scritto da Redazione
Dati sul gioco patologico il Liguria: As.tro "Il capolavoro del distanziometro metrico"

Spesa di gioco nel 2012 per gli apparecchi leciti (awp + vlt) in Liguria: 316 milioni di euro. Spesa di gioco nel 2013 per gli apparecchi leciti (awp – vlt) in Liguria: 278 milioni di euro (- 12%). Malati di Gap in Liguria nel 2013: 347, di cui il 53% affetti da dipendenza per il gioco online. Spesa di gioco nazionale al gioco online lecito: 744 milioni di euro nel 2012, 725 nel 2013 (generata da 4 milioni di conti di gioco aperti su 130 piattaforme autorizzate)”.

Alla luce di questi dati “pare evidente la attribuzione diretta e immediata dell’aggravamento dei dati del Gap alla regressione distributiva del gioco legale terrestre, allontanato dal contesto urbano della Liguria (e Genova in particolare) dai distanziometri metrici, e sostituito, nei costumi dei Liguri, dal gioco on line illegale. Infatti: se il 53% di 347 malati sono dipendenti dal gioco on line, che in Italia genera, nel comparto legale, una spesa nazionale complessivamente irrisoria se parametrata agli utenti (160 euro/l’anno), è evidente che si tratta di una epidemia da gioco online illegale; se la spesa di gioco terrestre cala – in Liguria - del 12% dal 2012 al 2013, sicuramente non è questo il fronte in cui si può insediare un aumento di casistiche patologiche. Il merito di tale evoluzione nei costumi di gioco dei liguri è di chi ha allontanato il gioco lecito terrestre dai pubblici esercizi, aprendo la strada alla fidelizzazione dell’utenza privata di gioco legale ai siti illegali (raggiungibili anche dai totem che in Liguria hanno avuto una recentissima espansione, testimoniata dalle operazioni di contrasto al fenomeno effettuate dall’Agenzia dei Monopoli di Stato)”.

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