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New slot: vertice Acadi, espulso il concessionario Sisal per violazione del codice etico

16 gennaio 2015 - 11:48

Roma – Che ci fosse qualche problema nei rapporti di filiera, nelle ultime settimane, era evidente. E lo abbiamo più volte ravvisato, a partire dall’uscita di Acadi – l’associazione che rappresenta i concessionari di new slot e Vlt – dalla rappresentanza di Confindustria Sistema Gioco Italia.

Scritto da Ac
New slot: vertice Acadi, espulso il concessionario Sisal per violazione del codice etico

Ora però è la stessa Acadi a perdere un pezzo, con l’uscita di scena di Sisal dalla compagine associativa. E nel peggiore dei modi. Secondo quanto apprende Gioconews.it al termine di un vertice dell’organismo appena conclusosi a Roma, la società, che non vi ha preso parte, sarebbe stata espulsa per “violazione del codice etico”, in relazione alla gestione della propria rete Vlt rispetto ai nuovi oneri previsti dalla Legge di Stabilità. Successivamente la società si sarebbe dimessa.

 

IL FATTO - In particolare, con la pubblicazione del decreto di ieri dei Monopoli che contiene una ‘fotografia’ della rete degli apparecchi al 31 dicembre 2014, il dato che è balzato agli occhi di tutti i concessionari è quello del numero di vlt in attività sulla rete Sisal, che risulta essere di poco più di 3800. Questo a fronte degli oltre 5500 diritti che possiede in totale la stessa concessionaria e che risultavano in gran parte attivi, fino a qualche settimana fa. Mentre secondo i conteggi dell’Agenzia, a mancare all’appello sarebbero circa 1700 terminali. Ciò potrebbe essere il frutto di una razionalizzazione estrema della rete da parte di Sisal, sulla spinta dei nuovi oneri imposti dal legislator che fanno correre ai ripari gli addetti ai lavori. Ma col sospetto indotto nelle altre società che si tratti soltanto di un modo per evitare l’aggravarsi di un conto economico già più che salato. Per tutti e 13 i soggetti, e in particolare per Sisal, che già così deve versare all’Erario circa 38milioni di euro.

 

GLI EFFETTI DELLA LEGGE - Del resto, la stessa pratica è stata adottata anche da diversi addetti ai lavori per una prima e immediata conseguenza dell’approvazione della Stabiltà: a fine anno sono stati tanti i gestori che hanno dismesso apparecchi da intrattenimento per evitare di ricadere nei nuovi oneri e tanti anche gli esercenti che hanno chiesto le rimozioni delle slot dai propri locali. Per uno squilibrio totale del comparto e lo scatenarsi di un meccanismo che non potrà far altro che generare instabilità nel settore.

 

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