skin

Il ‘mistero’ delle Vlt scomparse: si attende la risposta del Ministero

29 gennaio 2015 - 08:41

Un ‘mistero’, quello delle Vlt “scomparse” a fine anno dalla rete del concessionario Sisal che sembra infittirsi.

Scritto da Redazione
Il ‘mistero’ delle Vlt scomparse: si attende la risposta del Ministero

Salvo poi essere destinato a sgonfiarsi, nelle prossime settimane, quando dovrebbe arrivare la risposta del Ministero dell’Economia. E nonostante la sacrosanta richiesta di chiarezza da parte dell’onorevole Rabino – il quale vuole giustamente rilevare se ci siano dei profili di carattere pubblico per una entuale interruzione della raccolta – la faccenda potrebbe finire presto in archivio da un'analisi dei dati. Almeno in teoria. Secondo indiscrezioni raccolte da GiocoNews.it mentre nel Ministero si sta abbozzando la risposta da presentare in parlamento, il fatto sarebbe dovuto a una razionalizzazione della rete operata dal concessionario, sicuramente assai cospicua, ma che rientrerebbe nella logica del mercato, tenendo conto che analoghe operazioni di cessazione sono state attuate da tutti i concessionari della rete telematica che, nel mese di dicembre, hanno proceduto alla modifica del proprio parco macchine con una riduzione complessiva stimata attorno al 10% circa del totale degli apparecchi Awp e Vlt esistente sul territorio nazionale.

 

E anche se nel caso di Sisal l’operazione è particolarmente accentuata sul fronte delle Vlt, tra le motivazioni che avrebbero portato a questa analisi ci sarebbe anche la fuoriuscita dal mercato della piattaforma di videolottery di Bally Technologies. Secondo quanto apprende Gioconews.it, che ha ‘indagato’ sulla situazione, alcune centinaia di terminali del produttore americano e collegati sulla sola rete Sisal per via di una distribuzione in esclusiva, sarebbero stati dismessi, in quanto era in scadenza il contratto con il produttore che non sarebbe stato rinnovato. Un fatto che renderebbe meno significativa l’entità dei fatti contestati. Il Mef dovrà comunque spiegare se – come sottolinea la società – “tali dismissioni sono avvenute nel totale rispetto delle regole tecniche previste dalla convenzione di concessione e conformemente alle modalità di dismissione da sempre adottate”.

 

Articoli correlati