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Curcio (Sapar): 'Operatori chiedono prospettive, anche nell'amusement'

13 aprile 2015 - 14:38

Firenze - Il settore del gioco pubblico ha, dal canto suo, un grande problema di prospettive in questo momento perché le nuove norme potrebbero mettere in discussione il ruolo di una parte di operatori della filiera, specialmente in virtù delle leggi regionali che stanno devastando l’offerta sui territori che hanno portato in vari casi effetti deleteri facendo riemergere l’illegalità”.

Scritto da Ac
Curcio (Sapar): 'Operatori chiedono prospettive, anche nell'amusement'

Lo afferma Raffaele Curcio, presidente Sapar, in occasione del seminario di studi 'Il rischio e la regola: i giochi pubblici come patologia, impresa e politiche delle istituzioni', in corso a Firenze e di cui Gioco News è media partner. “Ma detto questo, ritengo che nel settore ci sia una necessità e una consapevolezza di ridefinire la distribuzione dell'offerta dei giochi pubblici - ma senza esclusioni, quindi non solo le slot - ma al tempo stesso mi preme ricordare che è necessario un recupero del mercato del puro intrattenimento che è stato evidentemente dimenticato negli ultimi anni, finendo col portare questo settore in agonia, mentre sarebbe fondamentale mantenere un presidio dell'offerta di giochi senza vincita in denaro. Su questo il governo dovrebbe riflettere dedicando una attenzione particolare a questo mondo e in una modalità disconnessa da quella del gioco a vincita, magari escludendo questa materia dalla delega fiscale e improntando una discussione con l'industria, con operatori e associazioni di categoria. Far morire l'intrattenimento senza vincita sarebbe un delitto: in un paese dove l'offerta di gioco è soltanto quella a vincita poi è normale che si abbia uno spostamento dei giocatori verso questa attività e se vogliamo parlare di tutela dei consumatori preserviamo l'offerta di gioco senza controindicazioni. Ma se non facciamo nulla continueranno a chiudere le poche sale giochi rimaste in attività e le pochissime aziende rimaste nel settore. Come Sapar abbiamo più volte chiesto un tavolo di confronto con le istituzioni sul tema del gioco non a vincita ma i lavori si sono arenati nel tempo proprio per la diminuzione di interesse generale. Per questo auspico una presa di coscienza da parte del sottosegretario Pier Paolo Baretta nel riprendere anche questo discorso".

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