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Agcai oggi da Baretta: ‘Stabilità, concessionari sono gli unici che possono pagare l’addizionale’

27 aprile 2015 - 09:49

“Bisogna tenere conto dei reali guadagni e non dei ricavi di un comparto, per poter individuare un’aliquota giusta da attribuire ad ogni singola macchina per quanto concerne il pagamento dell’addizionale dei 500 milioni”.

Scritto da Redazione
Agcai oggi da Baretta: ‘Stabilità, concessionari sono gli unici che possono pagare l’addizionale’

Lo sottolinea l'associazione Gestori e Costruttori Apparecchi d’Intrattenimento (Agcai) che oggi incontrerà il sottosegretario all’Economia, Pier Paolo Baretta, per parlare della tassa di 500 milioni contenuta nella legge di Stabilità che dovranno versare i concessionari di slot machine.

 

 

“Come più volte affermato nei nostri precedenti comunicati, e come ribadito dai dati ufficiali pubblicati dall’associazione As.tro, si fa sempre più forte la convinzione che i concessionari siano gli unici soggetti aventi la disponibilità di risorse economiche derivante dagli utili connessi direttamente agli apparecchi Vlt necessarie per far fronte al pagamento dei 500 milioni richiesti dalla legge di Stabilità. Il pagamento dell’addizionale incide su una diminuzione degli aggi e compensi di ogni singola macchina Vlt o Awp che sia. Per cui, per un’equa ripartizione della tassa sopracitata, bisognerebbe tenere in considerazione i guadagni medi di ogni singola macchina e non la raccolta. I dati diffusi da As.tro parlano chiaro: 27.324 euro per la Vlt e 8.800 per la Awp.

Difatti, ci permettiamo di fare delle osservazioni oggettive dati alla mano: la singola Awp ha un guadagno lordo di € 8.800 : 2 = € 4.400 all’esercente e € 4.400 al gestore, quest’ultimo però dovrà sottrarre agli € 4.400,00 i costi di gestione, nonché aggiornamenti periodici degli apparecchi non performanti ( negli ultimi due anni si è aggiunto anche il costo, sempre a carico dei gestori, di € 200 milioni circa per passaggio delle Awp dal 75% al 74%), pagamento del Preu sui furti sempre più frequenti e relative perdite, il tutto complessivamente quantificabile in un costo pari a circa € 3.400,00 macchina/anno. Al gestore quindi rimarrebbe un utile netto di € 1.000,00/macchina. Presupponendo, per ragioni di semplicità di calcolo, un costo di gestione unitario uguale tra Vlt e Awp pari a € 3.400 annui (anche se nella Vlt il costo di gestione è inferiore) si avrebbe € 27.324 – € 3.400 = € 23.924 (questo guadagno netto ha tra l’altro consentito ai concessionari di ammortizzare negli anni precedenti i diritti di € 15.000 e il costo di acquisto delle apparecchiature). In sintesi i guadagni medi annuali per macchina sono: Vlt a 23.924 euro; Awp a 5.400 euro (4.400 euro esercente e 1.000 euro gestore).

Traducendo tali risultanze in dati percentuali, si avrà che, relativamente al pagamento dell’addizionale, il comparto Vlt dovrebbe pagare l’82% dei 500.000.000 di euro, mentre gli esercenti dovrebbero farsi carico del 15% e i gestori del rimanente 3%: 23.924,00 : X = 29.324,00 : 100   X = a 82% pari ad € 410.040.000 : 51.000 = € 8.040.00 per Vlt/anno; 4.400,00 : X = 29.324,00 : 100   X = a 15% pari ad € 75.141,00 : 363.000 = € 207,00 per Awp /anno; 1.000,00 : X = 29.324,00 : 100     X = a 3% pari ad € 15.246,00 : 363.000 = € 42,00 per Awp /anno.

Quindi per il pagamento del 40% dell’addizionale con scadenza il 30 aprile prossimo si dovrebbero pagare i seguenti importi: concessionari 8.040,00 x 40% = 3.216 euro a Vlt; esercenti 207 x 40% = 83 euro ad Awp; gestori 42 x 40% = 17 euro ad Awp”.

I CONTI SUL SETTORE - Secondo l’associazione “l’unico comparto in cui si dovrebbe ridurre il Preu è e rimane quello delle Awp. Non si riesce a comprendere come mai e sulla base di quali dati, la Delega Fiscale abbia previsto addirittura un aumento del Preu portandolo dal 13%, che equivale al 50% del cassetto, al 60%. Sulle Vlt invece la Delega Fiscale ha fissato nella misura del 50% (oggi è circa il 44%) il prelievo sul cassetto, a questo punto sorge spontanea la domanda: in base a quali dati si è deciso di tassare in maniera superiore una macchina che guadagna molto poco rispetto ad una che ne guadagna cinque volte tanto ( 27.924,00 / 5.400,00 = 5)? Da sempre ciò che conta non è il ricavo o nel nostro caso la raccolta, ma il guadagno, concetti molto spesso erroneamente usati come sinonimi. I gestori non è che non vogliano, non possono pagare pena la chiusura aziendale. A rafforzare questa ipotesi è la dismissione di circa 50.000 macchine appena avuta notizia di un presunto pagamento di 1200 €/macchina e sarebbero state sicuramente il doppio se non addirittura il triplo se ci fosse stato più tempo per le dismissioni, e si sarebbe arrivati già da subito alla presenza sul territorio di non più 250.000 macchine cosi come auspicato nella delega fiscale. Questo evidenzia che il gestore per molte macchine guadagna meno di 1200 euro annue. Paradossalmente a quanto si pensa con 250.000 apparecchi i gestori guadagnerebbero di più avendo meno costi di investimento e di gestione e solo macchine performanti sul mercato. Infatti la nostra associazione propone un massimo di 4 macchine per ogni punto vendita e non 6 come previsto dalla delega fiscale oltre a suggerire anche il divieto delle Awp nelle sale Vlt che rimangono punti di azzardo, affinché si distingua una volta per tutte il prodotto Awp da quello Vlt. Vogliamo con forza prendere le distanze dal gioco d’azzardo vero e proprio e se l’Awp è ritenuta d’azzardo proponiamo di diminuire la percentuale di perdita dall’attuale 26% al 20% con una tassazione sul cassetto pari al 50% e se ancora questo non bastasse si potrebbero aumentare anche gli elementi di abilità e intrattenimento cosi da tutelare anche il giocatore, che avrebbe possibilità di perdita giornaliera minore in quanto, non avendo la possibilità di inserire grandi somme per partita, non potrà perdere ingenti somme. L’Awp è, e deve rimanere un apparecchio d’intrattenimento e abilità con vincita in denaro e per la sua non aggressività può essere autorizzato anche negli esercizi generalisti cosi chiamati secondari. Sono i bar/tabacchi che non dovrebbero far parte degli esercizi generalisti primari. Da tener presente un altro fattore importante: la maggior parte dei posti lasciati vuoti con la dismissione delle 50.000 macchine dì fine anno sono stati occupati o da operatori, in parte esteri, che distribuiscono gioco promozionali o da operatori senza scrupoli che distribuiscono macchine illegali. Non vorremmo che, come previsto dalla delega fiscale ,lasciando vuoti tutti gli esercizi oggi chiamati generalisti secondari succedesse la stessa cosa. Chiediamo che le prossime future tassazioni sul gioco d’azzardo (circa 8.000.000.000 previsti dal Def) debbano attuarsi solo ed esclusivamente al gioco d’azzardo vero e proprio (Vlt, scommesse, gioco online e comparti oggi inspiegabilmente con bassa tassazione rispetto alle Awp) escludendo quindi il comparto Awp che non ci stancheremo mai di ricordare essere composto da apparecchi di intrattenimento e abilità con vincite in denaro. Infatti la perdita media nazionale è di 50 euro giornalieri per apparecchio, dei quali 25 vanno direttamente allo stato”.

LE RICHIESTE AL GOVERNO - Al sottosegretario Baretta l’associazione presenterà oggi un progetto sulle Awp che dia la possibilità ai gestori di essere proprietari delle macchine e di continuare a gestirle come fatto fino ad oggi. “Mantenere in vita il comparto dei giochi d’ intrattenimento non eliminando l’art.86 Tulps.

Ridurre di circa 100.000 unità il numero di macchine Awp oggi esistenti con un nuovo contingentamento, che preveda l’autorizzazione di non più di 4 macchine per ogni punto di gioco oggi autorizzato articolo 86. Tagliare contestualmente il numero dì macchine Vlt (14.000 unità) ad oggi istallate in quanto all’epoca autorizzate in misura proporzionale alle Awp in quel momento esistenti (anno 2009). Eliminare il requisito minimo dì 200 macchine necessario per consentire l’ingresso dell’operatore nella filiera in quanto elemento espressamente discriminatorio nei confronti della quasi totalità delle aziende esistenti.

Tassabilità pari 50% sul netto come nelle Vlt. Si dovrebbero invertire le percentuali 60% sulle Vlt e 50% sulle Awp visto che ormai 50.000 Vt incassano tanto quanto 350.000 Awp secondo i dati ufficiali Adm. Eliminazione dell’addizionale da 500 milioni annui in quanto il settore è già tassato con il Preu, tassa che incide in modo proporzionale sull’incasso netto. Invece l’addizionale inciderebbe in modo fisso facendo pagare lo stesso importo tanto ad una slot quanto ad una Vlt (che dati Adm incassa 5/6 volte in più). Sarebbe auspicabile, se proprio necessario, un aumento del Preu generale in grado dì incidere in proporzione alla redditività della singola macchina. Per cui se una Vlt incassa 5/6 volte in più rispetto ad una Awp deve contribuire in misura maggiore”.

 

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