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Distante (Sapar): 'Stabilità da pagare in modo proporzionale alla raccolta'

28 aprile 2015 - 09:58

La situazione è e rimane critica ma da parte nostra c'è tutta la volontà e disponibilità nel trovare una soluzione condivisa. Ma siamo convinti che il criterio obiettivo per la ridistribuzione del contributo richiesto al settore dalla Legge di Stabilità sia quello della proporzionalità rispetto alla raccolta di ogni apparecchio, sia slot che Vlt. A parlare è Domenico Distante, vice presidente vicario di Sapar all'indomani dell'incontro dei gestori con il Mef, che spiega a GiocoNews.it la posizione dell'associazione: Siamo convinti della bontà di questa soluzione semplicemente perché riprende semplicemente quanto già contenuto nei principi base della delega, che all'articolo 14 parla proprio di  proporzionalità nella tassazione del settore.

Scritto da Redazione GiocoNews.it
Distante (Sapar): 'Stabilità da pagare in modo proporzionale alla raccolta'

La soluzione descritta da Distante prevede, nello specifico, "l'applicazione di un prelievo dell'1 percento sulle macchine da gioco in modo tale da essere sostenibile per tutti introducendo un meccanismo basato sul movimento generato da ogni macchina, che è diverso per ogni gestore ma non per la bravura del singolo soggetto ma per le caratteristiche di una location o di una determinata area geografica. Quindi è inevitabile che qualcuno pagherà di più e altri di meno, ma per criteri oggettivi e inevitabili, non per una volontà precisa".

Secondo Distante, con questa ripartizione, si potrebbe arrivare facilmente alla cifra richiesta dallo Stato con la Stabilità: "Se prendiamo i dati relativi alla raccolta del 2013 possiamo vedere che basta l'1 per cento del prelievo per coprire i 500 milioni e questo è quello che si deve fare. E ora non possiamo che accordarci all'interno della filiera. Il governo non può fare altro in questa fase. Anzi, va già dato atto al sottosegretario Baretta e a Vieri Ceriani di aver dimostrato particolare disponibilità con questo confronto ma ci è stato detto chiaramente che questi soldi servono e dovranno essere versati. Ora tocca a noi. Per questo Sapar ha inviato ai concessionari la propria idea di distribuzione la scorsa settimana e la stessa è stata depositata ieri al Mef, ora aspettiamo risposte. Ma non si dica che non vogliamo pagare".

 

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